K metro 0 – London – Il responsabile Onu contro la tortura Nils Melzer ha dichiarato che il Regno Unito deve liberare immediatamente il fondatore di Wikileaks Julian Assange per motivi di salute e dignità umana. Sottolinea il rappresentante Onu, “nonostante la complessità dei procedimenti avanzati contro di lui da parte del governo più potente
K metro 0 – London – Il responsabile Onu contro la tortura Nils Melzer ha dichiarato che il Regno Unito deve liberare immediatamente il fondatore di Wikileaks Julian Assange per motivi di salute e dignità umana.
Sottolinea il rappresentante Onu, “nonostante la complessità dei procedimenti avanzati contro di lui da parte del governo più potente del mondo, l’accesso di Assange alla consulenza legale e ai documenti è stato gravemente ostacolato, minando il suo diritto fondamentale di preparare la sua difesa”.
“Julian Assange continua ad essere detenuto in un carcere di massima sicurezza, in condizioni di sorveglianza e isolamento estreme e non giustificate, mostra tutti i sintomi tipici di un’esposizione prolungata alla tortura psicologica.” In virtù della Convenzione contro la tortura, infatti, gli Stati di fronte ad una denuncia come quella avanzata dal rappresentante Onu devono avviare rapidamente un’inchiesta per stabilire se esiste una ragionevole ipotesi che un atto di tortura sia stato commesso. Invece, spiega Melzer, il governo britannico 5 mesi dopo la mia visita a Assange, in maggio, e la mia denuncia “ha escluso categoricamente la mia analisi senza esprimere la volontà di prendere in considerazione le mie raccomandazioni”. Quindi non è solo contro gli Stati Uniti che il rappresentante Onu punta il dito. “Il governo britannico, infatti – aggiunge – nonostante l’urgenza della mia richiesta di cure e libertà per Assange non ha preso alcuna misura in suo favore“.
“È necessario, dunque, che il governo britannico lo liberi immediatamente per proteggere la sua salute e la sua dignità. È inoltre da escludere la sua estradizione negli Usa”. Assange è accusato di aver svelato prove di crimini di guerra e di altri illeciti commessi dagli Stati Uniti in Iraq e Afghanistan. E mentre il governo americano persegue Assange “i responsabili dei crimini da lui denunciati continuano a beneficiare dell’impunità”, ha dichiarato Melzer.
Infatti l’accusa contro Julian è molto specifica; aver cospirato con Chelsea Manning per la pubblicazione dei Diari di Guerra dell’Iraq, dei Diari di Guerra dell’Afghanistan e dei cablò della diplomazia statunitense. Le accuse non hanno nulla a che vedere con la Svezia, con il sesso, con le elezioni americane del 2016, una semplice distinzione che i principali organi di stampa sembrano incapaci di cogliere.