K metro 0 – Strasburgo – La Finlandia vanta di una lunga tradizione di supporto alle lingue e culture minoritarie, attraverso un articolato quadro giuridico a beneficio delle persone appartenenti alle minoranze e ampiamente dotato di leggi in materia di diritti linguistici. Tuttavia, così come in altri paesi europei, negli ultimi anni i livelli di
K metro 0 – Strasburgo – La Finlandia vanta di una lunga tradizione di supporto alle lingue e culture minoritarie, attraverso un articolato quadro giuridico a beneficio delle persone appartenenti alle minoranze e ampiamente dotato di leggi in materia di diritti linguistici. Tuttavia, così come in altri paesi europei, negli ultimi anni i livelli di intolleranza e nazionalismo sono aumentati. Pertanto, le persone appartenenti alle minoranze tradizionali o “nuove” e i finlandesi di lingua svedese hanno iniziato a percepire l’effetto di tali pressioni. Questi sono alcuni dei risultati emersi dal rapporto del Consiglio d’Europa sull’attuazione della Convenzione-quadro per la protezione delle minoranze nazionali (FCNM) in Finlandia. Il Comitato consultivo esorta le autorità ad agire quanto prima per prevenire e contrastare efficacemente i crimini d’odio e ridurre i limiti di tempo per il trattamento dei reclami, aumentando le risorse necessarie e garantendo una formazione adeguata al personale delle forze dell’ordine.
Il Comitato consultivo invita a fornire una risposta al problema dell’iscrizione alle liste elettorali per il Parlamento sami. Al fine di bilanciare il diritto individuale di libera autoidentificazione degli individui appartenenti alle minoranze e i diritti collettivi delle popolazioni autoctone di stabilire chi può iscriversi in qualità di elettore alle liste del Parlamento sami, il Comitato propone di eliminare qualsiasi connessione tra i criteri oggettivi applicabili all’iscrizione alle liste elettorali e la definizione di appartenenza alla minoranza sami.
Mentre gli investimenti destinati alla rievocazione linguistica delle lingue sami hanno iniziato a dare risultati negli ultimi anni, è necessario prestare maggiore attenzione alle aree di lingua sami e all’insegnamento a distanza, che ad ora sono solo progetti. Il Comitato consultivo si compiace della decisione di intraprendere un processo di verità e riconciliazione e accoglie con favore le consultazioni in materia tenutesi nel 2018. Ciononostante, il Comitato esprime preoccupazione in merito alle lacune che persistono nella partecipazione dei sami al processo decisionale relativo all’utilizzo delle terre e delle acque, nonché all’assenza di una riforma della normativa corrispondente sull’”obbligo di negoziare”.