K metro 0 – Copenaghen – La Danimarca ha annunciato mercoledì che consentirà il passaggio del gasdotto russo-tedesco, un duro colpo per gli Stati Uniti che si sono da sempre schierati contro il progetto. Nella nota pubblicata dal governo danese si legge che verrà consentita la “costruzione di una sezione del gasdotto Nord Stream 2
K metro 0 – Copenaghen – La Danimarca ha annunciato mercoledì che consentirà il passaggio del gasdotto russo-tedesco, un duro colpo per gli Stati Uniti che si sono da sempre schierati contro il progetto. Nella nota pubblicata dal governo danese si legge che verrà consentita la “costruzione di una sezione del gasdotto Nord Stream 2 sulla piattaforma continentale danese, a sudest di Bornholm nel mar Baltico”
La decisione della Danish Energy Agency di approvare il nuovo percorso del Nord Stream 2 è una vittoria per i governi di Russia e Germania. Il presidente russo, Vladimir Putin ha evidenziato l’importanza del buon esito delle trattative, sottolineando come rifletta il rispetto della Danimarca nei confronti degli alleati europei. Ecco cosa ha detto in merito alla faccenda durante la sua visita in Ungheria: “La Danimarca si è dimostrata un partner internazionale affidabile, ha protetto i propri interessi e quelli di altri Paesi europei interessati alla diversificazione della fornitura delle risorse di idrocarburi russi nel mercato europeo. Inoltre, è riuscita a conservare la propria sovranità”. Konstantin Kosachev, a capo della commissione per gli Affari esteri nella camera alta del parlamento russo, ha evidenziato come i permessi siano stato concessi nonostante “le forti pressioni” di nazioni come “l’Ucraina, la Polonia e l’America”. Respingere la costruzione del gasdotto avrebbe “inflitto perdite alle aziende europee senza alcuna ragione”, ha scritto Kosachev sul proprio profilo Facebook. Il governo Trump e altri Paesi europei ha criticato aspramente il piano di trasportare gas naturale per 1.200 km, attraverso il mar Baltico, partendo dalla Russia e arrivando in Europa, visto che andrà solamente ad alimentare la dipendenza energetica da Mosca. Gli Stati Uniti, che vorrebbero vendere gas all’Europa, hanno minacciato di imporre sanzioni nei confronti delle compagnie coinvolte nel progetto. Samira Kiefer Andersson, rappresentate della Nord Stream 2 AG, la compagnia che gestisce il progetto, si è definita soddisfatta per l’esito delle negoziazioni: “Continueremo questa cooperazione costruttiva con le autorità danesi per completare la costruzione del gasdotto” e ha poi aggiunto che i preparativi per l’inizio dei lavori cominceranno nelle prossime settimane. Nonostante la Nord Stream 2 sia interamente di proprietà del colosso russo del gas Gazprom, metà dei costi del progetto, ovvero 8 miliardi di euro, sono stati coperti da 5 compagnie energetiche e chimiche europee, tra cui Shell, BASF e ENGIE. La sezione danese del gasdotto, secondo Alexei Miller, amministratore delegato di Gazprom, verrà costruita in circa 5 settimane.
La Danimarca in queste settimane sta lavorando senza sosta sulla politica estera e sempre mercoledì ha annunciato che invierà un aereo da trasporto C-130J Super Hercules in Mali e due elicotteri EH-101 in Sahel, per ampliare il proprio contributo militare nella regione. Il 24 ottobre scorso, infatti, il parlamento danese ha approvato la proposta di governo di aumentare il sostegno nei confronti della zona. Per questo motivo oltre ai velivoli sopracitati, che serviranno a trasportare il personale e i materiali nell’area MINUSMA in Mali, invierà anche truppe per sei mesi a partire da metà novembre 2019.