K metro 0 – Catalogna – Arriva una svolta importante sull’incidente d’autobus avvenuto in Catalogna tre anni fa, in cui persero la vita 13 studentesse. Le famiglie delle vittime finalmente ottengono il processo, la Corte d’Appello di Tarragona ha accolto il loro ultimo ricorso e ha deciso che si svolgerà un processo per stabilire di
K metro 0 – Catalogna – Arriva una svolta importante sull’incidente d’autobus avvenuto in Catalogna tre anni fa, in cui persero la vita 13 studentesse. Le famiglie delle vittime finalmente ottengono il processo, la Corte d’Appello di Tarragona ha accolto il loro ultimo ricorso e ha deciso che si svolgerà un processo per stabilire di chi siano le responsabilità del terribile incidente accaduto in Spagna.
Nell’incidente morirono tredici studentesse, tra cui sette ragazze italiane in Erasmus. L’accaduto risale precisamente al 20 marzo del 2016. L’imputato, accusato di omicidio colposo, è l’autista del bus, Santiago Rodriguez Jimenez, 62 anni. In un primo momento l’autista aveva ammesso di essersi addormentato, tesi confermata in seguito anche dalle consulenze fatte sulla scatola nera, che mostravano vistosi cambi di velocità, come se il guidatore avesse avuto diversi colpi di sonno prima dello schianto, escludendo guasti strutturali al veicolo.
Il conducente aveva ritrattato quella prima versione, durante un interrogatorio. A rendere ancora più difficile la vicenda era stata una perizia, che le famiglie hanno atteso per sette mesi, sul sistema frenante del mezzo. Dopo questa lunga attesa il perito della Procura di Amposta, infatti ha escluso che era impossibile stabilire se i freni funzionavano o no e quindi la Procura aveva chiesto una nuova archiviazione.
Paolo Bonelli, padre di Francesca, una delle vittime dichiara alla stampa: “L’archiviazione sarebbe stata l’ennesima ingiustizia, da 3 anni e mezzo aspettavamo questa notizia, tra ricorsi, appelli e contro ricorsi stava diventando una storia senza fine e non ci speravamo quasi più, inoltre arrivavamo da mesi di silenzio che non fanno ben sperare. Ora siamo all’inizio della strada, andremo a processo e vedremo cosa diranno i giudici, ma penso anche che se fosse successo il contrario, se fosse stato archiviato tutto, sarebbe stata un’enorme ingiustizia ulteriore in questa storia che è già un’ingiustizia”.
La strage dell’autobus della Catalogna non è l’unico caso in cui morirono tante persone. Dal Regno Unito oggi, arriva la notizia i nelle pagine del Rapporto stilato da Sir Martin Moore-Bick, il responsabile dell’inchiesta sull’incendio alla Grenfell Tower si legge che l’edificio era stato ristrutturato in violazione delle norme di sicurezza. Nel rogo persero la vita 72 persone tra cui anche due cittadini italiani, Gloria Trevisan e Marco Gottardi. Nel rapporto viene stabilito che la preparazione dei vigili del fuoco della capitale britannica, era gravemente inadeguata e questo ha contribuito al grave bilancio di vittime nel maxi-incendio alla Grenfell Tower del 2017. Diversamente a quanto finora sostenuto dalla ditta che ha prodotto i rivestimenti, la Arconic, sembrerebbe che la causa principale per cui le fiamme si sono propagate così velocemente sono stati i pannelli fatti di alluminio composito e lo scioglimento e sgocciolamento del polietilene.