K metro 0 – Cremona – Orazio Gentileschi. La fuga in Egitto e altre storie, la grande mostra annunciata per il prossimo novembre in Pinacoteca Ala Ponzone di Cremona, slitta a marzo 2020. Lo annuncia l’Assessore ai Sistemi Culturali del Comune di Cremona, Luca Burgazzi. Sono in questi giorni si sta sbloccando, dopo una fase di stallo, il
K metro 0 – Cremona – Orazio Gentileschi. La fuga in Egitto e altre storie, la grande mostra annunciata per il prossimo novembre in Pinacoteca Ala Ponzone di Cremona, slitta a marzo 2020. Lo annuncia l’Assessore ai Sistemi Culturali del Comune di Cremona, Luca Burgazzi.
Sono in questi giorni si sta sbloccando, dopo una fase di stallo, il via libero del Ministero per i Beni Culturali all’arrivo da Vienna del pezzo forte della mostra, ovvero il Riposo durante la fuga in Egitto, di Orazio Gentileschi, capolavoro tra i più ammirati del Kunsthistorisches Museum. Per la magnifica tela, sarà il primo rientro in Italia.
Il prestito viennese è previsto nell’ambito di uno scambio con l’Ala Ponzone, scambio sul quale solo adesso si profila il l’atteso via libero ministeriale. Via libera che consentirà ad entrambe le Istituzioni di riavviare l’iter burocratico che sottende allo scambio temporaneo delle opere, procedura che richiede tempi non immediati. Di qui la necessità di spostare la mostra al prossimo marzo.
Intorno al Riposo durante la fuga in Egitto, nella versione del Kunsthistorisches, il direttore Mario Marubbi aveva ideato la grande mostra già annunciata alla Ala Ponzone per il 20 novembre e adesso rinviata a marzo.
Accanto al capolavoro viennese di Gentileschi, la mostra proporrà una ulteriore versione del Riposo durante la fuga in Egitto di mano del medesimo Maestro, questa seconda concessa da una collezione privata. Insieme alle due straordinarie tele, che per la prima volta sarà possibile ammirare l’una accanto all’altra, la mostra proporrà una selezione di altri dipinti, sculture, avori, incisioni sulla popolare Fuga.
Come la mostra, evidenzierà, il racconto della fuga in Egitto è tra quelli più amati dagli artisti e dai loro committenti. Un interesse che portò al fiorire di una cospicua letteratura e stimolò una serie straordinaria di invenzioni pittoriche, attingendo non solo al beve passo tramandato dall’Evangelista Matteo ma anche, e di più, dai Vangeli apocrifi.
STUDIO ESSECI – Sergio Campagnolo