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Ue, Emirati arabi uniti e le Isole Marshall rimossi dalla lista nera

Ue, Emirati arabi uniti e le Isole Marshall rimossi dalla lista nera

K metro 0 – Bruxelles – Il Consiglio europeo ha deciso ieri di rimuovere gli Emirati arabi uniti (EAU) e le Isole Marshall dalla lista UE delle giurisdizioni non cooperative a fini fiscali, cioè dalla Lista (nera). Il consiglio inoltre ha rilevato che l’Albania, il Costa Rica, Maurizio, la Serbia e la Svizzera rispettano tutti

K metro 0 – Bruxelles – Il Consiglio europeo ha deciso ieri di rimuovere gli Emirati arabi uniti (EAU) e le Isole Marshall dalla lista UE delle giurisdizioni non cooperative a fini fiscali, cioè dalla Lista (nera). Il consiglio inoltre ha rilevato che l’Albania, il Costa Rica, Maurizio, la Serbia e la Svizzera rispettano tutti gli impegni in materia di cooperazione fiscale.

Dalla nota emessa dal Consiglio, si apprende che: Gli EAU e le Isole Marshall hanno entrambi approvato le riforme necessarie per onorare gli impegni assunti al fine di migliorare entro la fine del 2018 il loro quadro politico in materia fiscale, introducendo requisiti relativi all’attività economica effettiva. Di conseguenza, gli EAU sono ora conformi a tutti gli impegni in materia di cooperazione fiscale e possono essere rimossi dalla lista. Le isole Marshall saranno spostate dall’allegato I delle conclusioni all’allegato II in quanto gli impegni del paese in materia di scambio di informazioni su richiesta continuano a essere monitorati dal Gruppo “Codice di condotta” del Consiglio in attesa dei risultati della revisione del forum globale dell’OCSE sulla trasparenza e lo scambio di informazioni.

Albania, Costa Rica, Maurizio, Serbia e Svizzera hanno attuato in anticipo rispetto al termine stabilito tutte le riforme necessarie per conformarsi ai principi di buona governance fiscale dell’UE. Tali paesi saranno rimossi dall’allegato II delle conclusioni.

Il 30 giugno 2019 il Consiglio ha inoltre esaminato la situazione delle giurisdizioni dopo la scadenza dell’eccezione “due su tre” per i criteri sulla trasparenza fiscale. L’eccezione prevedeva che i paesi che rispettavano soltanto uno dei tre sotto criteri sulla trasparenza fiscale non fossero elencati nell’allegato I. Il Consiglio ha concluso che tutte le giurisdizioni interessate rispettavano i tre criteri di trasparenza fiscale dell’UE. In particolare, per quanto riguarda la situazione degli Stati Uniti, il Consiglio ha convenuto che la loro rete di scambio di informazioni è sufficientemente ampia da coprire tutti gli Stati membri dell’UE, consentendo in modo efficace sia lo scambio di informazioni su richiesta che lo scambio automatico di informazioni in linea con le norme internazionali e le rispettive esigenze di entrambe le parti.

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