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Elezioni Kosovo: 43% schede, Ldk al 25,21%, Autodeterminazione 24,32%

Elezioni Kosovo: 43% schede, Ldk al 25,21%, Autodeterminazione 24,32%

K metro 0 – (sda-ats) – Pristina – In Kosovo si è votato questa domenica per le elezioni parlamentari anticipate, un voto cruciale soprattutto per la ripresa del dialogo con la Serbia e per stabilizzare tutta la regione. Senza un’intesa sui dazi nessun accordo è infatti possibile. La commissione elettorale a Pristina ha comunicato, dopo

K metro 0 – (sda-ats) – Pristina – In Kosovo si è votato questa domenica per le elezioni parlamentari anticipate, un voto cruciale soprattutto per la ripresa del dialogo con la Serbia e per stabilizzare tutta la regione. Senza un’intesa sui dazi nessun accordo è infatti possibile.

La commissione elettorale a Pristina ha comunicato, dopo lo spoglio del 95% delle schede elettorali, il movimento ‘Autodeterminazione’ (Vetevendosje) è in testa con il 25,70% delle preferenze. segue di poco la Lega democratica del Kosovo (Ldk) con il 25,07%, una differenza di 4.775 voti. Si tratta di due forze politiche schierate entrambe all’opposizione. Terzo il Partito democratico del Kosovo (Pdk) al quale è andato il 21,15% dei voti. Tali risultati, è stato precisato, non comprendono i voti inviati per posta e quelli della diaspora.

I due partiti in testa sono entrambi all’opposizione, e i primi risultati confermano i sondaggi della vigilia che davano le forze di opposizione in vantaggio. Nessun partito sembra comunque in grado di formare un governo da solo, e in assenza di maggioranza assoluta molto probabilmente servirà una coalizione di governo.

Tra problemi di corruzione, favoritismo e trasferimento di massa dei giovani, in Kosovo si è giunto alle elezioni anticipate dopo le dimissioni a luglio scorso del premier Ramush Haradinaj, convocato dai giudici del Tribunale speciale dell’Aja per l’accusa di crimini commessi dall’Esercito di liberazione del Kosovo (Uck) durante il conflitto armato con la Serbia di fine anni novanta.

Dei poco più di 1,9 milioni di elettori, oltre 117 mila sono iscritti nelle liste dei dieci Comuni a maggioranza serba. Sul totale di 120 seggi del parlamento di Pristina, 20 spettano a rappresentanti delle minoranze, dieci dei quali ai serbi. Il voto di ieri, per il quale è stato predisposto un massiccio dispositivo di sicurezza, è stato monitorato da osservatori dall’Unione europea, Consiglio d’Europa e dal Osce.

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