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Scuola: ecco l’età media e quanto guadagnano gli insegnanti europei

Scuola: ecco l’età media e quanto guadagnano gli insegnanti europei

K metro 0 – Bruxelles – L’istruzione è la chiave del successo per la formazione e la crescita delle future generazioni. Gli insegnanti rivestono un ruolo di primaria importanza in questo processo formativo perché hanno la responsabilità di preparare al meglio i giovani sia sul piano nozionistico che a livello umano. Ed è proprio per

K metro 0 – Bruxelles – L’istruzione è la chiave del successo per la formazione e la crescita delle future generazioni. Gli insegnanti rivestono un ruolo di primaria importanza in questo processo formativo perché hanno la responsabilità di preparare al meglio i giovani sia sul piano nozionistico che a livello umano. Ed è proprio per questo che devono essere motivati e ricompensati nella maniera più giusta, anche se non è sempre così.

Ma quanto guadagno e quanti anni hanno i docenti europei? La rete Eurydice della Commissione europea ha pubblicato la relazione annuale sulla retribuzione dei docenti del vecchio continente.

Il rapporto evidenzia che durante l’anno scolastico 2017-2018 in gran parte dei paesi europei gli stipendi degli insegnanti sono aumentati: Bulgaria, Cechia, Estonia, Lituania, Paesi Bassi, Romania e Slovacchia.

In Italia in media, i nostri insegnanti percepiscono 30mila euro lordi all’anno. In Francia la media è di 43mila euro. In Olanda e Germania è persino il doppio: 60mila euro per i professori olandesi e 65mila per quelli tedeschi. Se in Italia il salario di ingresso si ferma intorno ai 23mila euro lordi, in Francia si parte da 26, in Spagna da 29, in Belgio da 32, in Olanda da 36 e in Germania da 48.

Il massimo a cui può arrivare a guadagnare un insegnante italiano a fine carriera è di 39mila euro lordi all’anno. In Spagna e Francia si arriva intorno ai 46mila euro, in Belgio, Olanda e Germania si superano i 70mila.

Un altro fattore che si evince dalla relazione riguarda l’età. I professori più anziani d’Europa sono italiani, oltre la metà sopra i 50 anni. I professori delle scuole primarie e secondarie d’Italia hanno più di 50 anni di età contro una media europea intorno al 36%. Per la precisione, in Italia il 53% è over 50, mentre il 17% ha più di 60 anni. Per trovare un personale docente con un’anzianità prossima alla nostra (ma più bassa) bisogna andare in Lituania (50% sopra i 50 anni), Estonia (49%), Bulgaria (48%), Grecia (47%), Lettonia (46%) e Austria (45%). “

Gli insegnanti più giovani si trovano nelle scuole di Malta e del Regno Unito, dove gli over 50 sono appena il 20%. Tra i grandi Paesi Ue, anche Spagna e Francia hanno medie d’età inferiori a quella dell’intera Unione.  Altro dato da non sottovalutare è che in totale nell’Ue, sono 5,8 milioni gli insegnanti di scuola. Le donne sono nettamente in maggioranza rispetto agli uomini in tutti gli Stati.

Questi numeri tracciano un quadro chiaro della situazione scolastica europea: per alcuni è positiva per altri c’è ancora tanto da fare. Le politiche di ogni singolo paese europeo incidono sia sulla retribuzione che sugli obiettivi di carriera di chi vuole entrare a far parte del mondo dell’istruzione. Ed è proprio per questi motivi che il sostegno agli insegnanti e l’importanza del loro ruolo devono essere temi principali: il prossimo novembre infatti i ministri dell’istruzione e delle finanze si riuniranno sotto l’attuale presidenza finlandese dell’UE per discutere dei finanziamenti nel settore dell’istruzione.

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