K metro 0 – Londra – Il Regno Unito nella giornata di ieri ha inviato una serie di proposte di accordo per la Brexit ai leader dell’Unione europea, con il primo ministro britannico Boris Johnson che ha chiesto “negoziazioni rapide per arrivare a una soluzione”. Il piano avanzato dalla Gran Bretagna all’Ue si concentra soprattutto
K metro 0 – Londra – Il Regno Unito nella giornata di ieri ha inviato una serie di proposte di accordo per la Brexit ai leader dell’Unione europea, con il primo ministro britannico Boris Johnson che ha chiesto “negoziazioni rapide per arrivare a una soluzione”.
Il piano avanzato dalla Gran Bretagna all’Ue si concentra soprattutto sulla questione della frontiera tra l’Irlanda del Nord e l’Irlanda, che il premier Johnson vorrebbe cercare di mantenere aperta. Proprio su questo tema si è dibattuto molto in questi mesi, il braccio di ferro potrebbe essere destinato ad andare avanti. Nella lettera inviata al presidente della Commissione europea, Jean-Claude Juncker, si legge che per ovviare al problema l’Irlanda del Nord si allineerà il più possibile alle regole dell’Ue per gli scambi commerciali, probabilmente per un periodo di tempo esteso. Johnson ha sottolineato come il non raggiungimento dell’accordo sarebbe “un fallimento politico di cui tutti sarebbero responsabili”. Juncker ha accolto la determinazione con cui il primo ministro britannico vuole portare avanti il dialogo sulla Brexit e ha risposto che le proposte inoltrate verranno discusse “nei prossimi giorni”. Nonostante la distanza che c’è tra le parti, la Commissione europea ha potuto osservare dei “progressi positivi”. Al contempo, il presidente Juncker avrebbe evidenziato l’esistenza di alcuni nodi che andranno risolti nei prossimi giorni. Se dovesse essere stretto un nuovo patto di divorzio prima del 31 ottobre, data in cui il Regno Unito dovrà abbandonare l’Unione europea, sarà necessario raggiungere un accordo entro la fine del summit Ue del 17 e 18 ottobre. Nella nota inviata da Johnson si legge che le proposte “sono una buona base per concludere le negoziazioni in tempi brevi”. Nonostante siano stati fatti passi avanti nelle ultime ore, ci sarà ancora molto da lavorare sulle differenze rimaste.
Dichiarazione della Commissione europea a seguito della telefonata tra il Presidente Juncker e il Primo ministro Johnson: “Durante la telefonata di ieri pomeriggio, mercoledì 2 ottobre, il Primo ministro Boris Johnson ha presentato al Presidente Jean-Claude Juncker i contenuti dell’ultima proposta del Regno Unito, che comprende un testo giuridico, una nota esplicativa e una lettera del Primo ministro. La Commissione ha rilasciato una dichiarazione in seguito alla telefonata. – prosegue – Il Presidente Juncker ha accolto con favore i progressi positivi contenuti nella proposta del Regno Unito, ma vi ha anche riscontrato alcuni punti problematici, che richiedono un’ulteriore revisione da parte del Regno Unito. Il Presidente Juncker ha sottolineato inoltre che l’accordo di recesso necessita di una soluzione giuridicamente operativa che soddisfi tutti gli obiettivi del “backstop” – prevenire la creazione di una frontiera fisica, preservare la cooperazione nord-sud e l’economia panirlandese e proteggere il mercato unico dell’UE e il ruolo dell’Irlanda al suo interno – e non di accordi da sviluppare e concordare durante il periodo di transizione. il Presidente Juncker incontrerà Taoiseach Leo Varadkar e ribadirà la forte unità dell’UE e la solidarietà nei confronti dell’Irlanda. Più tardi questo pomeriggio Michel Barnier, Capo negoziatore della Commissione europea, informerà i 27 ambasciatori dell’UE al Coreper.”
Intanto, la cancelliera tedesca Angela Merkel non ha ancora commentato le nuove proposte di Brexit avanzate dal governo britannico, ha voluto però ribadire quanto sia importante che i 27 membri Ue rimanenti facciano fronte unito. Durante la conferenza stampa cui ha preso parte a Berlino insieme al primo ministro olandese, Mark Rutte, Merkel ha commentato così la faccenda: “Valuteremo attentamente le proposte. Non posso ancora esprimermi quest’oggi. L’importante per noi 27 sarà rimanere uniti. Abbiamo fiducia in Michel Barnier e ci sarà tempo per parlarne”. Proprio il negoziatore Ue per la Brexit Barnier ha definito le nuove proposte un “progresso” che rende possibili le negoziazioni prima del summit Ue che si terrà tra due settimane. “Rimane distanza tra le parti e ci sarà da lavorare ancora molto”, ha dichiarato riferendosi alle tre condizioni chiave poste dall’Unione, ovvero: che la frontiera tra Irlanda e Irlanda del Nord (che l’Ue vuole trasparente e aperta) rimanga il fulcro delle contrattazioni future, che qualsiasi accordo verrà raggiunto non vada ad ostacolare la cooperazione economica tra le due nazioni e che rispetti le regole del mercato interno dell’Unione europea.