K metro 0 – Parigi – L’ex presidente francese Nicolas Sarkozy verrà processato per finanziamenti illeciti. Non solo, visto che dovrà rispondere anche all’accusa di aver esercitato pressioni su un giudice. Il 64enne ha perso l’ultimo appello alla corte di cassazione, rischia un anno di prigione e una multa di 3.750 euro se dovesse essere
K metro 0 – Parigi – L’ex presidente francese Nicolas Sarkozy verrà processato per finanziamenti illeciti. Non solo, visto che dovrà rispondere anche all’accusa di aver esercitato pressioni su un giudice.
Il 64enne ha perso l’ultimo appello alla corte di cassazione, rischia un anno di prigione e una multa di 3.750 euro se dovesse essere giudicato colpevole. La sentenza è arrivata nello stesso giorno in cui un’altra corte ha ordinato il processo per l’ex primo ministro Edouard Balladur, le accuse riguardano anche qui finanziamenti illegali ma legati a una faccenda separate. Sarkozy non è il primo ex presidente a finire sotto processo, Jacques Chirac, deceduto la scorsa settimana, era stato condannato a due anni con condizionale nel 2011 per appropriazione indebita e per uso improprio dei fondi pubblici durante il suo mandato da sindaco di Parigi.
I procuratori hanno rivelato che Sarkozy ha speso circa 43 milioni nella campagna elettorale (fallimentare) del 2012 – superando del doppio il limite legale di 22 milioni e mezzo di euro – facendo uso di fatture false. L’ex presidente si è dichiarato ignaro delle attività fraudolente degli impiegati della Bygmalion, società di pubbliche relazioni, anch’essi coinvolti nel processo. Il legale di Sarkozy, Emmanuel Piwnica ha descritto la sentenza d’appello come una “delusione”. Da quando è stato sconfitto alle elezioni per mano del Parito Socialista guidato da Francois Hollande, Sarkozy ha dovuto far fronte a varie accuse, da cui si è sempre discostato. L’ex leader repubblicano, infatti, dovrà affrontare un altro processo per corruzione e per le pressioni esercitate su un giudice per ottenere informazioni su un’indagine aperta su di lui. Inoltre, è stato già coinvolto nella faccenda dei milioni di euro pervenuti dal dittatore libico, Mohammad Gheddafi, agli albori della sua prima campagna elettorale nel 2007
Sarkozy siederà di fronte a un tribunale penale mentre Balladur, che a maggio ha compiuto 90 anni, verrà giudicato dalla Corte di Giustizia della Repubblica, utilizzata nei casi di irregolarità ministeriali. Quest’ultima non ha giurisdizione sui capi di Stato, tranne in casi eccezionali di alto tradimento. Balladur e l’ex ministro della Difesa, Francois Leotard (77 anni), sono stati condannati nel 2017 per “complicità nell’uso improprio di patrimonio aziendale”, dopo aver venduto dei sottomarini al Pakistan e alcune imbarcazioni all’Arabia Saudita. In quel periodo proprio Balladur era primo ministro francese e lo è stato dal 1993 al 1995. Le tangenti ammonterebbero a circa 13 milioni di franchi (2 milioni di euro) che si crede possano includere una donazione in denaro per la campagna presidenziale del 1995 di Balladur (intorno ai 10 milioni di franchi), questo quanto riportato dal procuratore Francois Molins.
Altri sei saranno processati, incluso Nicolas Bazire, che ha guidato la campagna elettorale di Balladur; Thierry Gaubert, ex ministro del Bilancio che ha lavorato per Sarkozy e un intermediario franco-libanese, Ziad Takieddine. Proprio questo mese dovranno comparire al cospetto di una corte penale di Parigi.