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Le reti di riferimento europee accolgono nuovi membri

Le reti di riferimento europee accolgono nuovi membri

K metro 0 – Bruxelles – Dal 30 settembre al 30 novembre sono aperte le candidature per diventare membri di una delle 24 reti di riferimento europee (ERN, European Reference Networks), reti virtuali di prestatori di assistenza sanitaria, presenti in tutta Europa, che mirano a favorire il dibattito sulle condizioni e le malattie rare e complesse che richiedono

K metro 0 – Bruxelles – Dal 30 settembre al 30 novembre sono aperte le candidature per diventare membri di una delle 24 reti di riferimento europee (ERN, European Reference Networks), reti virtuali di prestatori di assistenza sanitaria, presenti in tutta Europa, che mirano a favorire il dibattito sulle condizioni e le malattie rare e complesse che richiedono cure altamente specialistiche e una massa critica di conoscenze e risorse.

Si tratta di un’opportunità per estendere la copertura geografica delle reti esistenti, in particolare negli Stati membri attualmente sottorappresentati come la Grecia, Malta e la Slovacchia, e per ampliare la gamma delle condizioni e il numero di pazienti curati, poiché l’invito riguarda anche nuove malattie.

Il Commissario per la Salute e la sicurezza alimentare Vytenis Andriukaitis ha dichiarato: “Le reti di riferimento europee sono un esempio di esperimento riuscito, quasi un miracolo europeo, una chiara dimostrazione di come l’UE può essere utile ai cittadini. Sono particolarmente orgoglioso dei risultati ottenuti in questo ambito. Con questo invito volto a reclutare nuovi membri, garantiremo una copertura più ampia delle reti in Europa per permettere ai pazienti, ad esempio, di zone remote della Polonia di avere il medesimo accesso a diagnosi e terapie dei pazienti che vivono in grandi città come Parigi o Berlino. Gli Stati membri devono anche considerare la capacità di assorbimento delle ERN e garantire che i membri della rete siano ben integrati nei sistemi sanitari nazionali.”

Oltre 950 unità cliniche, ospitate in circa 300 ospedali, fanno parte di queste 24 reti istituite nel 2017. Tuttavia, la loro origine geografica evidenzia un certo squilibrio tra Europa occidentale e orientale e la partecipazione dei paesi più piccoli è più limitata e in alcuni casi assente.

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