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Francia: un vasto incendio in una fabbrica chimica di Rouen

Francia: un vasto incendio in una fabbrica chimica di Rouen

K metro 0 – Parigi – Non si arrestano le fiamme e il fumo nero dell’incendio scoppiato stanotte, poco dopo la mezzanotte, nella fabbrica chimica “Lubrizol” nella città francese di Rouen. Lo stabilimento produce additivi per lubrificanti. Diverse persone sono state evacuate, ma non si registrano al momento feriti. Per due volte, questa mattina verso

K metro 0 – Parigi – Non si arrestano le fiamme e il fumo nero dell’incendio scoppiato stanotte, poco dopo la mezzanotte, nella fabbrica chimica “Lubrizol” nella città francese di Rouen. Lo stabilimento produce additivi per lubrificanti. Diverse persone sono state evacuate, ma non si registrano al momento feriti. Per due volte, questa mattina verso le 8.00, sono risuonate le sirene di allerta alla popolazione, invitata a rimanere in casa nella cittadina francese e in altri 12 comuni vicini. Tra i luoghi andati in fiamme, c’è un sito di stoccaggio merci non considerato tossico. Le molecole depositate nei dintorni dalla densa nube nera, analizzate dopo i primi rilievi, non hanno evidenziato potenziali rischi: a bruciare sono degli additivi per olio che non rivelano alcuna tossicità acuta, fa sapere il prefetto di Normandia.

L’incendio è stato definito secondo la Direttiva europea “Seveso”, quindi ad alto rischio. Sono state chiuse le scuole e gli abitanti di 12 comuni invitati a rimanere in casa per maggiore sicurezza. È stato istituito un perimetro di sicurezza di 500 metri intorno. Secondo quanto riportano i media locali, si tratta di un’enorme nuvola di fumo denso e nero e fiamme altissime che si sprigionano dai capannoni da cui provengono numerose esplosioni. Sul posto si sono recati 130 vigili del fuoco per contrastare le violente fiamme che sono state circoscritte ma non ancora spente.

L’incendio della fabbrica chimica francese fa scattare l’allarme sul rischio inquinamento della Senna. A lanciare l’allerta è stato il prefetto della Normandia, Pierre-Andrè Durand che ha dichiarato alla stampa: “Continuiamo a combattere contro le fiamme con il rischio di inquinamento della Senna a causa del debordamento dei bacini di ritenzione”.

La priorità dei soccorsi attualmente dispiegati a Rouen, città nel nord della Francia, per domare l’incendio è “proteggere le sostanze pericolose” per evitare il rischio di un secondo incidente. Questo è il messaggio che giunge dal responsabile dei vigili del fuoco di Seine-Maritime, Jean Yves Lagalle. Secondo il ministro dell’Interno, Christophe Castaner, sono 150 i pompieri arrivati sul posto per domare l’incendio.

La fabbrica chimica francese era già stata protagonista di un incendio nel 2013: si trattò di una decomposizione chimica di una sostanza che aveva provocato una nube maleodorante percepibile fin dalla regione parigina a sud e dalle coste della Gran Bretagna a nord.

Il cattivo odore sprigionato dall’impianto è diventato un caso di crisi sanitaria a livello nazionale. La fuga di un gas, il metantiolo, incolore e caratterizzato dall’odore fetido, simile al cavolo marcio, portò conseguenze negative nelle zone interessate dal rogo.

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