K metro 0 – New York – La Terra riversa al momento immersa in una situazione molto delicata, e secondo quanto si legge sul resoconto pubblicato mercoledì dall’agenzia per il clima dell’ONU, rischieremmo molto anche noi. Il livello dei mari incrementa più velocemente del ritmo con cui si restringono i ghiacci e le nevi. Gli
K metro 0 – New York – La Terra riversa al momento immersa in una situazione molto delicata, e secondo quanto si legge sul resoconto pubblicato mercoledì dall’agenzia per il clima dell’ONU, rischieremmo molto anche noi.
Il livello dei mari incrementa più velocemente del ritmo con cui si restringono i ghiacci e le nevi. Gli oceani, inoltre, stanno cambiando la propria conformazione, diventando più acidi e perdendo ossigeno, questo quello che si evince dal report presentato ai leader mondiali presenzi alle Nazioni Unite. Se misure concrete non verranno messe in campo per ridurre le emissioni e rallentare il surriscaldamento globale, le acque saliranno di circa 90 cm per la fine del secolo, risultando nella presenza di meno pesci, meno neve e meno ghiaccio e portando uragani più forti assieme a eventi climatici di gran lunga peggiori di quelli a cui siamo abituati. “Gli oceani e le zone ghiacciate del mondo sono in pericolo e questo significa che siamo in pericolo anche noi”, ha riferito uno dei principali autori del resoconto, Michael Oppenheimer, professore della Princeton University. “I cambiamenti sono sempre più repentini”. Gli effetti devastanti verranno percepiti sia sulla terra ferma che sull’acqua, colpiranno persone, piante, animali, cibo, società, infrastrutture e l’economia globale. A questo proposito, il team internazionale di scienziati ha previsto che alcune nazioni insulari diverranno praticamente inabitabili.
Nel frattempo, mercoledì in Italia è stato lanciato un allarme riguardante un ghiacciaio che si sta sciogliendo in tempi record e che sta mettendo a rischio una pittoresca vallata nei pressi della città alpina di Courmayeur. Il sindaco Stefano Miserocchi ha chiuso l’accesso a una delle strade sottostanti e ha bloccato le entrate per la Val Ferret, un’area frequentatissima dagli appassionati di hiking, sul versante meridionale del massiccio del Monte Bianco. I movimenti del ghiacciaio sono stati osservati dopo che gli esperti avevano già avvisato del rischio collasso per la massa di 250mila metri cubi del Planpincieux. Il ghiacciaio si estende per 1.327 metri quadri sulla montagna e fino ad ora si è mosso di 50 centimetri al giorno. “Non ci sono modelli che ci possano dire se cadrà per intero o in pezzi”, ha sottolineato Miserocchi a Sky TG24. “Dobbiamo monitorare attentamente la situazione”. Anche il primo ministro italiano, Giuseppe Conte, aveva parlato della stessa questione nel suo discorso di martedì all’Assemblea Generale delle Nazioni Unite a New York, indicando l’episodio come “un segnale che non può lasciarci indifferenti”.
Nel frattempo, l’attivista climatica svedese, Greta Thunberg, è tra le quattro persone finite nelle nomination per il Right Livelihood Award, meglio conosciuto come il “Nobel alternativo”. Thunberg sarebbe stata inserita nella lista per aver “ispirato e amplificato le necessità politica di agire nei confronti dei cambiamenti climatici riportando fatti scientifici”. Tra le altre cose, la sedicenne, che è stata nominata anche per il Nobel per la Pace, personificherebbe “la nozione che ognuno ha la possibilità di cambiare le cose. Il suo esempio ha ispirato e dato coraggio a persone provenienti da qualsiasi ambiente di chiedere azioni politiche”.