K metro 0. – Berlino – La cancelliera tedesca Angela Merkel vede ancora uno spiraglio per una Brexit con accordo ma la Germania, intanto, si sta preparando allo scenario peggiore. Merkel, il giorno dopo aver contattato telefonicamente il primo ministro britannico Boris Johnson, ha ribadito che il Regno Unito ha ancora l’opportunità di trovare una
K metro 0. – Berlino – La cancelliera tedesca Angela Merkel vede ancora uno spiraglio per una Brexit con accordo ma la Germania, intanto, si sta preparando allo scenario peggiore. Merkel, il giorno dopo aver contattato telefonicamente il primo ministro britannico Boris Johnson, ha ribadito che il Regno Unito ha ancora l’opportunità di trovare una soluzione con l’Unione europea, il ché faciliterebbe immensamente la transizione. Nella giornata di mercoledì ha comunque voluto ricordare che la sua nazione è “pronta per un’uscita senza accordo”. La cancelliera ha inoltre aggiunto che vorrebbe mantenere una relazione amichevole all’indomani della Brexit con la Gran Bretagna, con la speranza di cooperare su temi quali la sicurezza, la politica estera e su un accordo di libero scambio. Nel frattempo, Joachim Lang, alla guida della Federazione delle industrie tedesche, ha tenuto a sottolineare come una Brexit no-deal sia lo “scenario peggiore” per le aziende, estendere nuovamente la deadline (fissata al 31 ottobre) andrebbe solamente ad aumentare l’incertezza. Il rinvio già concesso ha causato “spese non necessarie” e non ha mandato avanti le negoziazioni politiche. Un’ulteriore posticipazione dovrebbe essere garantita solamente con una soluzione che soddisfi il Parlamento britannico, visto che al momento il governo sta “giocando con il fuoco”. Secondo quanto riferito da Lang, circa mezzo milione di impieghi in Germania sono legati economicamente alla Gran Bretagna e una Brexit senza accordo potrebbe ripercuotersi su un numero ben più alto di persone.
Per quanto riguarda la politica estera, Berlino ha esteso il suo blocco alle esportazioni di armi e sistemi militari nei confronti dell’Arabia Saudita per altri sei mesi, nonostante alcune richieste di dietrofront in luce dei recenti attacchi agli impianti petroliferi del Paese. Il governo tedesco ha riferito mercoledì che la misura è stata estesa fino al 31 marzo 2020, con la possibilità di essere poi riconsiderata. Un blocco che è stato inizialmente imposto per ragioni umanitarie (soprattutto per la guerra con lo Yemen del 2017) e poi reso più severo lo scorso anno quando il giornalista Jamal Khashouji è stato ucciso nel consolato saudita a Istanbul. Un parlamentare del partito della cancelliera Angela Merkel lunedì ha suggerito di ritirarlo ma si è sentito rispondere che “non sono sopraggiunte condizioni per cambiare atteggiamento nei confronti dell’Arabia Saudita”. Intanto, il governo ha approvato l’estensione della partecipazione militare in Iraq assieme a una coalizione internazionale. La portavoce di Merkel, Ulrike Demmer, ha annunciato mercoledì il rinnovo del progetto di addestramento delle forze locali irachene fino al 31 ottobre 2020. Un impegno che secondo Demmer ha portato i suoi frutti nel contrastare ll’estremismo nella regione. Il rinnovato impegno della Germania è teso ad assicurare che le conquiste ottenute finora non siano state vane.