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Terremoto: a Saletta (Amatrice) la commemorazione delle vittime del 2016

Terremoto: a Saletta (Amatrice) la commemorazione delle vittime del 2016

K metro 0 – Amatrice – Pubblico numeroso a Saletta, frazione di Amatrice, domenica 8 settembre scorso, per la terza commemorazione delle vittime del terremoto del 24 agosto 2016 che a Saletta ha causato ben 21 morti. È stata una giornata di solidarietà che ha visto la realizzazione del “fare per migliorare” attraverso la collaborazione del Comitato RicostruiamoSaletta.org nelle persone del presidente

K metro 0 – Amatrice – Pubblico numeroso a Saletta, frazione di Amatrice, domenica 8 settembre scorso, per la terza commemorazione delle vittime del terremoto del 24 agosto 2016 che a Saletta ha causato ben 21 morti.

È stata una giornata di solidarietà che ha visto la realizzazione del “fare per migliorare” attraverso la collaborazione del Comitato RicostruiamoSaletta.org nelle persone del presidente Angelo Nobile e del vice presidente Andrea Ciucci  e dei salettani residenti e del Gruppo Donatori Sangue Onlus Presidenza del consiglio dei Ministri con il presidente Roberto Ciofi, la vice Presidente Maria Assunta Santini, la tesoriera Tiziana Marramaldo e tutti gli altri volontari del gruppo presenti all’evento.

Per l’occasione sono stati presentati il progetto “Un ambulatorio medico per Saletta” e il libro “Tutto in una vita, tutto in un minuto” di Barbara Appiano, edizioni Kimerik, che parla delle vittime del terremoto.

Due progetti accolti con entusiasmo dagli italiani arrivati a Saletta per l’evento.

Il libro durante la presentazione è stato definito “una piattaforma”, diventato un progetto condiviso dalla scrittrice, dal comitato Ricostruiamosaletta.org, dal Gruppo Donatori Sangue Onlus Presidenza del Consiglio dei Ministri e dal pittore Andrea Guasti che ha donato la fotografia dell’eloquente dipinto “Paese mitologico” diventato copertina di questo libro di testimonianze, scritto per diventare un manifesto culturale nazionale.

“Tutto in una vita, tutto in un minuto” ha scosso i cuori dei presenti che durante la 2a sagra della crespella svoltasi a Saletta per il terzo anniversario della commemorazione delle vittime del terremoto è diventato un abbraccio di tutti gli italiani che contribuiscono alla rinascita di questo borgo colpito dal sisma.

La società civile, e gli intellettuali presenti, attraverso Barbara Appiano, che ha rappresentato anche la rivista internazionale per la cultura ‘LeMuse’ con la quale collabora, portandone la solidarietà della sua editrice e scrittrice Maria Teresa Liuzzo, si sono nuovamente ritrovati in questo luogo d’Italia, dove la burocrazia si accanisce in modo “terapeutico” rallentando il sogno che è un atto dovuto ai salettani di rivedere ricostruito il borgo.

L’impegno della società civile che però non può sostituirsi allo Stato, deve essere un collante indispensabile per tenere unite tutte le persone che vedono nella speranza, cui mai si deve rinunciare, il baluardo della vita e lo spirito di aggregazione cui l’umanità tutta per antropologia appartiene.

Saletta è ormai un luogo di interesse e passione dalla scrittrice, che la visita periodicamente partendo dal Piemonte per dare un esempio.

Qui è tutto, ahimè, immutato. Qui l’istituzione Stato ricorda purtroppo il mostro leviatano di hobbesiana memoria, un mostro che inconsapevolmente non realizza la necessità di umanizzare la burocrazia che deve essere un servizio e non una catena con relativo peso massimo da trascinare” ha detto la scrittrice.

“Le persone hanno bisogno di essere felici, perché la felicità è categoria spirituale necessaria all’uomo come al mondo animale per realizzare i propri sogni, e la burocrazia non può ignorare che esiste un tempo per progettare e un tempo per realizzare. Tre anni dal momento del sisma per realizzare sono troppi, soprattutto se si pensa che in un paese normale, sarebbe ‘normale’ avere un ambulatorio di medicina di base, con l’assistenza medica necessaria in caso di bisogno” ha detto ancora la Appiano.

Non un atto di accusa, ma un suggerimento dell’autrice, che consiglia alla burocrazia di velocizzarsi prima che le persone perdano la speranza e non avendo più stimoli passino dall’entusiasmo alla rassegnazione e successivamente all’abbandono di questi luoghi meravigliosi che si stanno, ahimè spopolando.

In questa giornata speciale per Saletta è stata rappresentata insomma l’Italia della speranza, e la voglia di riuscire delle persone.

Sono in tanti qui a credere che il mondo si possa migliorare partendo da Saletta. Un puntino invisibile sulla cartina ma umanamente gigantesco, che ogni anno all’anniversario della commemorazione delle vittime raccoglie persone, associazioni e artisti da ogni dove, che desiderano ognuno a modo suo dare un senso all’immane catastrofe.

La Appiano ha promesso che continuerà a perorare la causa per la ricostruzione del borgo di Saletta attraverso altri eventi, a partire dalla presentazione di “Tutto in una vita, tutto in un minuto ” alla Fiera del Libro a Roma dal 4 all’8 dicembre 2019, oltre che in altri ambiti istituzionali per valorizzare la figura dello scrittore e del contributo che può portare alla società civile.

Un’opera ideata per unire gli italiani in un momento storico particolare, in cui è necessario che i valori universali di fratellanza e bene comune diventino una bandiera in cui ognuno possa leggere la parola “solidarietà del fare”.

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