K metro 0 – Parigi – Il presidente francese, Emmanuel Macron, ha tenuto nella giornata di mercoledì un incontro di governo per discutere la riforma del sistema pensionistico, che potrebbe scatenare nuovamente l’ira dei Gilet Gialli. Macron ha riunito i membri dell’esecutivo all’Eliseo in presenza dell’Alto commissario, Jean-Paul Delevoye, incaricato di portare avanti il progetto
K metro 0 – Parigi – Il presidente francese, Emmanuel Macron, ha tenuto nella giornata di mercoledì un incontro di governo per discutere la riforma del sistema pensionistico, che potrebbe scatenare nuovamente l’ira dei Gilet Gialli.
Macron ha riunito i membri dell’esecutivo all’Eliseo in presenza dell’Alto commissario, Jean-Paul Delevoye, incaricato di portare avanti il progetto di riforma. Il presidente francese ha spiegato come i cambiamenti che apporterà al sistema renderanno il tutto più “giusto”. L’intera struttura pensionistica potrebbe finire in deficit nei prossimi dieci anni e il governo è sotto pressione per renderla più sostenibile in futuro.
Tra le priorità dell’esecutivo c’è anche quella di applicare le regole a tutti i nuovi pensionati, in modo da rimpiazzare i 42 diversi sistemi specifici per determinati lavori. Macron ha promesso che la soglia minima legale per andare in pensione rimarrà stabile a 62 anni ma le nuove condizioni potrebbero avere come conseguenza il fatto che in futuro si dovrà lavorare per più anni. Secondo quanto riporta un resoconto del governo, il valore medio della pensione di un cittadino francese quest’anno si è assestata sui 1.400 euro al mese, con la deduzione delle tasse. L’importante riforma potrebbe riaccendere la vena di protesta del movimento dei Gilet Gialli, che dopo mesi di manifestazioni contro il programma di riforme economiche varato dal presidente francese, in estate ha vissuto un periodo di calma. Alcune unioni sindacali, come riporta AP, pensano che le modifiche al sistema pensionistico andranno a ridurre il valore medio delle pensioni e andranno ad aumentare gli anni di lavoro. Scioperi e giorni di protesta sono stati già programmati in questi giorni.
Una delle più recenti riforme del settore è stata attuata nel 2010 dal presidente francese di allora, Nicolas Sarkozy, e scatenò enormi manifestazioni, più di un milione di persone si riversarono per le strade del Paese. Il primo ministro, Edouard Philipe, si incontrerà con i sindacati e con le organizzazioni degli imprenditori nel fine settimana. Anche i comuni cittadini potranno prendere parte al dibattito attraverso incontri pubblici con i membri di governo ma anche per mezzo di uno specifico sito web, ha riferito Philippe in conferenza stampa mercoledì. Il procedimento è stato ispirato dal “grande dibattito” lanciato da Macron in risposta alle proteste dei Gilet Gialli, con lo scopo di permettere ai francesi di dire la propria sull’economia del Paese e sulla democrazia e al contempo di allentare le tensioni. La popolarità del presidente francese è in aumento, dopo aver raggiunto i minimi durante la crisi dei Gilet Gialli al termine dello scorso anno. Secondo i recenti sondaggi, circa il 43% della popolazione si schiererebbe a favore di Macron.