K metro 0 – Cosenza – Come ogni anno dal 30 agosto al 2 settembre si festeggia a Santo Iorio di Acquappesa, frazione del Comune di Acquappesa, la Festa della Madre dei Pellegrini (Mater Viatorum), la festa più importante per la comunità, sia dal punto di vista religioso che civile. Santo Iorio è un piccolo borgo rurale situato sulle colline del medio Tirreno Cosentino, in posizione panoramica a 320 metri di altezza; la denominazione fa supporre che la località era abitata già nell’alto medioevo, quando le zone della Calabria furono popolate da monaci di rito greco che seguivano la regola di San Basilio. Con il termine Santo Iorio, in passato, si indicavano i luoghi in cui era osservato il culto di San Giorgio.

 In occasione della festività  si tiene, ogni anno, la Passeggiata della Salute e  la “Visita dei Cinque Campanili”, con partenza dalla Chiesa del Sacro Cuore di Gesù di Acquappesa Marina, situata nei pressi della principale piazza del borgo, a pochi passi dal lungomare, per passare poi per la Chiesa Mater Viatorum di Santo Iorio di Acquappesa, poi alla Chiesa di Santa Teresa in Fiamme a Intavolata, eretta nel XVIII secolo, al cui interno custodisce una scultura di San Giuseppe, una statua di Santa Teresa del 1849 e una tela raffigurante la Madonna di Pompei, per giungere poi  alla Chiesa delle Terme Luigiane.

In questi giorni di festeggiamenti, che rappresentano un momento di aggregazione della comunità locale e dei visitatori, si svolgono giochi per bambini, degustazione di piatti e prodotti tipici che vengono preparati, come le Crespelle, I Turdilli, il Sangieri e altre prelibatezze, il tutto con la compagnia di musica e balli in piazza.