fbpx

Commissione Ue: Fake news il rapporto degli esperti

Commissione Ue: Fake news il rapporto degli esperti

K metro 0 – Bruxelles – La Commissione europea ha deciso di non stabilire misure obbligatorie o vincolanti per chi pubblica “fake news”, in quanto si rischierebbe di trasformare le misure in censura, ma richiede autoregolamentazione e autodisciplina da parte delle singole piattaforme. La Commissaria europea al digitale, Mariya Gabriel, dopo la pubblicazione del rapporto

K metro 0 – Bruxelles – La Commissione europea ha deciso di non stabilire misure obbligatorie o vincolanti per chi pubblica “fake news”, in quanto si rischierebbe di trasformare le misure in censura, ma richiede autoregolamentazione e autodisciplina da parte delle singole piattaforme. La Commissaria europea al digitale, Mariya Gabriel, dopo la pubblicazione del rapporto degli esperti del Gruppo di alto livello sulle fake news, ha illustrato la posizione della Commissione e ha dichiarato: “Per noi la libertà di espressione è l’elemento fondamentale, quello che noi suggeriamo è esattamente l’opposto della creazione di black list. Non abbiamo intenzione di prendere misure legislative.” Nel rapporto degli esperti, si consiglia la Commissione di evitare “ogni soluzione semplicistica” e “evitare qualsiasi forma di censura” e si invita a “migliorare la trasparenza delle notizie online, promuovere l’alfabetizzazione dei media e dell’informazione per contrastare la disinformazione e aiutare gli utenti a navigare nell’ambiente dei media digitali, sviluppare strumenti per responsabilizzare utenti e giornalisti per contrastare la disinformazione e promuovere un impegno positivo con tecnologie dell’informazione in rapida evoluzione, promuovere la continua ricerca sull’impatto della disinformazione in Europa per valutare le misure adottate da diversi attori”. Il rapporto è stato criticato dai consumatori del Beuc (The European Consumer Organisation) poiché in esso non viene mai menzionato il “clickbaiting”,  l’uso di contenuti accattivanti che incitano a cliccare su link falsi per ottenere ricavi pubblicitari, e che, invece, costituisce una delle principali fonti della disinformazione.

Condividi su:

Posts Carousel

Latest Posts

Top Authors

Most Commented

Featured Videos

Che tempo fa



Condividi su: