K metro 0 – Berlino – Un’Europa unita anche sul clima e sulla sua salvaguardia: è questo l’obiettivo della Cancelliera tedesca Angela Merkel, che ha incontrato nei giorni scorsi Mark Rutte, Primo Ministro olandese. La Merkel si è recata all’incontro accompagnata da alcuni membri del Gabinetto del Clima, un organismo creato all’inizio dell’anno e che si occupa delle questioni
K metro 0 – Berlino – Un’Europa unita anche sul clima e sulla sua salvaguardia: è questo l’obiettivo della Cancelliera tedesca Angela Merkel, che ha incontrato nei giorni scorsi Mark Rutte, Primo Ministro olandese. La Merkel si è recata all’incontro accompagnata da alcuni membri del Gabinetto del Clima, un organismo creato all’inizio dell’anno e che si occupa delle questioni climatiche, proponendo modalità ecologiche per la produzione di energia e cercando soluzioni per ridurre l’emissione dei gas serra.
La Cancelliera ha invitato i Paesi dell’Unione Europea a perseguire obiettivi comuni affinché l’Europa possa divenire neutrale dal punto di vista climatico, fissando per la Germania il 2050, come anno di raggiungimento della neutralità.
Neutralità climatica significa arrivare a zero emissioni di gas serra e all’impiego di sole energie sostenibili e rinnovabili. In questo, l’Olanda è il Paese più all’avanguardia tra quelli dell’Unione Europea.
La Merkel, a seguito di un confronto con i ministri dei Paesi Bassi, ha affermato che la Germania potrebbe ispirarsi al modello Olanda per ridurre le emissioni nocive e salvaguardare il clima.
I Paesi Bassi hanno creato, ad esempio, un efficiente sistema di trasporto pubblico, piste ciclabili in tutto il Paese e giganteschi parcheggi per biciclette nelle principali stazioni ferroviarie. Per i conducenti di auto elettriche, esiste inoltre un’ampia rete di stazioni di ricarica. Per quanto riguarda la produzione di energia elettrica, l’Olanda vuole raggiungere zero emissioni di carbonio entro il 2050, e coprire, il 70% del fabbisogno di energia elettrica attraverso l’uso dell’eolico e del solare per il 2030.
“La Germania è molto lontana dalla transizione verso una produzione di energia sostenibile”, ha affermato la Merkel, in quanto nel Paese viene ancora largamente impiegato il carbone, oltre che il nucleare. La Cancelliera ha poi continuato: “La Germania ha bisogno di un’espansione molto approfondita delle infrastrutture se vogliamo che le persone cambino abitudini di mobilità”.
La Germania non riuscirà a raggiungere i propri obiettivi in materia di emissioni per il 2020: tuttavia, il governo tedesco dovrà aumentare ulteriormente gli sforzi entro il prossimo anno, per tenere fede impegno assunto con la firma all ‘accordo sul clima di Parigi del 2015.
Il governo Merkel prevede di concordare un pacchetto di misure relative al clima, da approvare entro il 20 settembre, e comunque prima del vertice sul clima delle Nazioni Unite, che si terrà a New York. C’è però da registrare un forte disaccordo tra i partiti della coalizione guidata dalla Cancelliera su diverse questioni, come ad esempio la tariffazione del carbonio.
I gruppi ambientalisti tedeschi hanno accolto con favore gli spunti offerti dal governo olandese, pur affermando che, sebbene importanti, rimangono insufficienti per fermare il riscaldamento globale. E i dati climatici relativi a questa estate, confermano che bisogna correre ai ripari al più presto.
di Stefania Catallo