K metro 0 – Berlino – La cancelliera tedesca Angela Merkel ha ospitato nella giornata di ieri il presidente della Lituania, Gitanas Nauseda, e ha affrontato, nella conferenza stampa congiunta, i temi caldi delle ultime settimane: la Brexit, le proteste a Hong Kong e la missione navale europea nello Stretto di Hormuz. Per quanto riguarda
K metro 0 – Berlino – La cancelliera tedesca Angela Merkel ha ospitato nella giornata di ieri il presidente della Lituania, Gitanas Nauseda, e ha affrontato, nella conferenza stampa congiunta, i temi caldi delle ultime settimane: la Brexit, le proteste a Hong Kong e la missione navale europea nello Stretto di Hormuz.
Per quanto riguarda la posizione della Germania nei confronti dell’uscita del Regno Unito dall’Unione europea, Merkel ha ribadito come la soluzione migliore, considerate le ipotesi sul tavolo, sia quella di mantenere una robusta partnership tra Londra e i Paesi Ue. Sulla delicata situazione di Hong Kong, poi, ha chiesto una risoluzione pacifica del conflitto, vista anche la minaccia di un intervento delle forze cinesi per contenere le proteste. La richiesta ha fatto eco a quella dell’Unione europea, ovvero di utilizzare qualsiasi mezzo per prevenire la violenza e utilizzare il dialogo come mezzo per arrivare alla normalizzazione dei rapporti. La vicenda ha inizio più di un mese fa, dopo l’emanazione di una legge riguardante l’estradizione, che intanto è stata sospesa. Il movimento è riuscito a incanalare il risentimento generale e ora si trova a lottare per ottenere una democrazia piena. L’ex colonia britannica, attraverso la Basic Law del 1997, garantisce i diritti civili sul modello occidentale. Questo permette alla popolazione di avere molte più libertà rispetto a quelle concesse dalla madrepatria Cina, seguendo il principio di “un Paese, due sistemi”. Secondo Merkel il confronto dovrebbe avvenire proprio avendo in mente questa norma. “Garantire i diritti e la libertà d’espressione fa parte della tradizione di Hong Kong”, ha dichiarato la cancelliera.
In conclusione, del suo intervento è poi tornata a parlare della missione navale europea nello Stretto di Hormuz, che secondo quanto riferito verrà discussa nuovamente negli incontri informali tra i ministri degli Esteri e dell’Interno europei in Finlandia il mese prossimo. “Della questione se ne riparlerà e la presidenza finlandese coordinerà gli incontri sul tema”. Ad agosto a Helsinki si terrà la riunione sopracitata, visto che la Finlandia ha assunto l’incarico della presidenza Ue lo scorso 1° luglio. La Gran Bretagna, intanto, si è unita agli Stati Uniti la scorsa settimana in una missione marittima nel Golfo per proteggere le navi mercantili che passano attraverso lo Stretto di Hormuz, a seguito del sequestro da parte dell’Iran di un’imbarcazione britannica. Proprio da Londra, due settimane fa, era stata invocata la creazione di una missione europea, che però era stata bocciata dal ministro degli Esteri tedesco, Heiko Maas. Quest’ultimo aveva risposto con un secco ‘no’ alla proposta, escludendo la partecipazione della Germania dal progetto, nonostante fosse da lui stesso condiviso.