La Commissione europea si unisce alla celebrazione della Giornata internazionale della gioventù di quest’anno, il cui tema “Trasformare l’istruzione” mette in risalto gli sforzi tesi a rendere l’istruzione più inclusiva e accessibile per tutti i giovani. Neven Mimica, Commissario per la Cooperazione internazionale e lo sviluppo, Marianne Thyssen, Commissaria per l’Occupazione, gli affari sociali, le competenze …
La Commissione europea si unisce alla celebrazione della Giornata internazionale della gioventù di quest’anno, il cui tema “Trasformare l’istruzione” mette in risalto gli sforzi tesi a rendere l’istruzione più inclusiva e accessibile per tutti i giovani. Neven Mimica, Commissario per la Cooperazione internazionale e lo sviluppo, Marianne Thyssen, Commissaria per l’Occupazione, gli affari sociali, le competenze …
K metro 0 – Bruxelles – L’Assemblea generale delle Nazioni Unite ha proclamato il 12 agosto Giornata internazionale della gioventù per la prima volta nel 1999. L’occasione permette di celebrare ogni anno il ruolo dei giovani in quanto partner essenziali del cambiamento e offre l’opportunità di informare sulle sfide e sulle problematiche dei giovani nel mondo. Il tema di quest’anno “Trasformare l’istruzione” mette in risalto gli sforzi tesi a rendere l’istruzione più inclusiva e accessibile per tutti i giovani, compresi gli sforzi messi in campo dai giovani stessi.
La Commissione europea si unisce alla celebrazione della Giornata internazionale della gioventù di quest’anno, il cui tema “Trasformare l’istruzione” mette in risalto gli sforzi tesi a rendere l’istruzione più inclusiva e accessibile per tutti i giovani. Neven Mimica, Commissario per la Cooperazione internazionale e lo sviluppo, Marianne Thyssen, Commissaria per l’Occupazione, gli affari sociali, le competenze e la mobilità dei lavoratori, Tibor Navracsics, Commissario per l’Istruzione, la cultura, i giovani e lo sport, e Mariya Gabriel, Commissaria per l’Economia e la società digitali hanno dichiarato:
“Oggi celebriamo la Giornata internazionale della gioventù, un’occasione importante per riflettere sul fatto che troppi giovani vivono in zone di guerra, non frequentano la scuola e sono colpiti dalla povertà, dall’esclusione sociale, dall’inadeguatezza dell’assistenza sanitaria, dalla disuguaglianza di genere e dagli impatti dei cambiamenti climatici.
Trovare soluzioni efficaci a queste problematiche, raggiungere una pace sostenibile e costruire società coese e resilienti in cui i giovani possano prosperare sono priorità dell’Unione europea. In quest’ottica l’UE si è impegnata ad attuare l’Agenda 2030 delle Nazioni Unite e i suoi 17 obiettivi di sviluppo sostenibile in tutte le sue politiche.
Insieme agli Stati membri e a molte altre parti interessate, l’UE si adopera per mettere maggiori strumenti a disposizione di milioni di giovani dentro e fuori l’UE. Il programma Erasmus+ avvicina i giovani, dando loro l’occasione di imparare e di impegnarsi nella società, e promuove l’eccellenza e l’innovazione negli istituti di istruzione. Nuove opportunità sono scaturite da due recenti iniziative della Commissione: con DiscoverEU i giovani possono viaggiare ed esplorare il ricco patrimonio culturale europeo mentre il corpo europeo di solidarietà offre loro la possibilità di fare volontariato e lavorare nell’ambito di progetti che sostengono le comunità e le persone in tutta Europa. Stiamo inoltre costruendo lo spazio europeo dell’istruzione, che promuoverà ulteriormente l’eccellenza e l’inclusione a vantaggio dei giovani europei di qualsiasi estrazione, rafforzando anche il senso di condivisione dell’identità europea.
I giovani sono a loro volta al centro delle politiche dell’UE, come il mercato unico digitale. Molte iniziative, tra cui ad esempio la Coalizione per le competenze e le occupazioni digitali, hanno contribuito ad ampliare la formazione in materia di competenze digitali, modernizzando allo stesso tempo l’istruzione. Con la strategia per un’internet migliore per i ragazzi abbiamo dato priorità assoluta al benessere dei minori online, lottando per eliminare i rischi sul web, come il bullismo online, l’adescamento, le violazioni della privacy, la disinformazione e i contenuti violenti o inquietanti. Questi obiettivi sono anche al centro del piano d’azione per l’istruzione digitale, che offre una serie di misure e iniziative concrete per aiutare gli Stati membri dell’UE a rispondere alle sfide dell’istruzione nell’era digitale.
Inoltre, i giovani sono al centro delle nostre politiche dentro e fuori i confini europei. Nei suoi programmi di sviluppo l’UE si concentra sul dare risposta alle esigenze dei giovani in ambiti quali l’istruzione, lo sviluppo delle competenze e la creazione di posti di lavoro, mirando nel contempo a coinvolgerli in aspetti più ampi della società. Progetti quali ad esempio il programma “Young Leaders” e l’iniziativa dell’Unione europea e dell’Unione africana “Youth Plug-In” concretizzano il diritto dei giovani a sedersi al tavolo dove sono prese le decisioni. Continueremo inoltre a sostenere i giovani come promotori del consolidamento della pace e della lotta contro l’estremismo violento nelle loro comunità, anche attraverso l’iniziativa degli ambasciatori per la pace “One Young World Peace Ambassadors”.
Investire nel potenziale dei giovani significa investire nella nostra società. Non siamo soli nell’affrontare le sfide che si presentano ai giovani e questo ci dà speranza; dobbiamo proseguire e intensificare i nostri sforzi.”
L’Unione europea sostiene la cooperazione tra gli Stati membri nel settore dell’istruzione, consentendo ai giovani di beneficiare più agevolmente della mobilità e agli insegnanti di maturare esperienze e condividere le conoscenze acquisite lavorando in tutta Europa. Nel 2017 l’UE ha investito la cifra record di 2,8 miliardi di € nel programma Erasmus+, cui hanno partecipato oltre 3,7 milioni di persone dal 2014. La Commissione propone di rafforzare la componente “giovani” nel prossimo bilancio a lungo termine dell’UE per il periodo 2021-2027, prevedendo di raddoppiare il bilancio di Erasmus+ portandolo a 30 miliardi di €.
Il programma Erasmus+ è aperto a numerose organizzazioni e singoli individui, anche se i criteri di ammissibilità variano da un’azione all’altra e da un paese all’altro.