K metro 0 – Atene – Un grosso incendio che è divampato rapidamente nella notte di domenica, nella periferia est di Atene, è stato prontamente tenuto sotto controllo nella mattinata di oggi. Le fiamme hanno raggiunto anche le pendici del monte Imetto che separa la Peania dalla capitale greca, uno scenario apocalittico che si è
K metro 0 – Atene – Un grosso incendio che è divampato rapidamente nella notte di domenica, nella periferia est di Atene, è stato prontamente tenuto sotto controllo nella mattinata di oggi. Le fiamme hanno raggiunto anche le pendici del monte Imetto che separa la Peania dalla capitale greca, uno scenario apocalittico che si è potuto osservare dalla città all’alba. Luci di segnalazione sono state accese sulla cima del rilievo, su cui è presente anche una base militare e le antenne delle maggiori emittenti televisive del Paese. I veicoli dei vigili del fuoco si sono precipitati in massa per contenere l’incendio.
Almeno 141 pompieri a bordo di 46 veicoli hanno affrontato le fiamme e otto elicotteri specializzati si sono uniti alle operazioni alle prime luci del giorno, riferiscono le autorità. Un portavoce dei vigili del fuoco ha raccontato che l’incendio è partito dalla zona residenziale ma nessuna chiamata di emergenza è arrivata al centralino. Inoltre, ha aggiunto che il calcolo dei danni avverrà solamente col ritorno alla normalità. Tra le altre cose, alcuni testimoni oculari avrebbero visto una delle case estremamente danneggiata. Non è ancora chiaro il numero delle persone che sono fuggite per paura delle fiamme, dopo che le autorità nella notte hanno chiesto ai cittadini di avvisare i propri vicini dell’incendio in corso. La situazione non sembra destinata a migliorare, anzi: nelle prossime ore potrebbero verificarsi eventi simili dovuti alle alte temperature e al vento. Anche nella giornata di ieri si sono riscontrati problemi in un villaggio turistico nell’isola meridionale greca di Cervi. Similmente a quanto accaduto oggi nell’entroterra, le persone sono state evacuate per il secondo giorno consecutivo. Le fiamme, infatti, si sono ingrandite a causa dei forti venti fino a raggiungere le zone limitrofe. Le autorità, nella notte di domenica, hanno annunciato di avere in mano la situazione, dopo l’intervento tempestivo di 121 vigili del fuoco, sei aeroplani e cinque elicotteri.
A seguito di una richiesta di assistenza da parte della Grecia, sono state mobilitate le attività di salvataggio dell’EU per affrontare gli incendi boschivi che devastano diverse aree della Grecia. Come risposta immediata, l’Unione europea ha già contribuito a mobilitare 3 aerei da combattimento forestale dalla riserva di salvataggio dell’EU dall’Italia e dalla Spagna per essere spediti rapidamente nelle regioni colpite.
Christos Stylianides, commissario per gli Aiuti umanitari e la gestione delle crisi, ha dichiarato: “L’UE è in piena solidarietà con la Grecia in questo momento difficile. Gli aerei sono già in azione” – Prosegue – “per la solidarietà e la tutela della vita dei nostri cittadini europei sono grato a Italia e Spagna per le loro offerte di assistenza Siamo pronti per fornire ulteriore assistenza. “
Non solo incendi ma anche terremoti hanno interessato la Grecia. Una scossa di intensità 4.8 sulla scala Richter è stata registrata nella parte meridionale del Paese alle 11 di questa mattina. Come riporta l’Istituto di Geodinamica dell’Osservatorio Nazionale di Atene, l’epicentro è stato localizzato a 296 chilometri a sudovest di Atene, nella zona di mare tra Creta e Santorini. Secondo quanto riferito agli organi di stampa nazionali dal Prof. Efthymios Lekkas, presidente dell’Organizzazione per la protezione e la progettazione antisismica greca, non ci sarebbero motivi di preoccupazione per il terremoto che ha colpito il mar Egeo. “La caratteristica principale della scossa è stata la profondità. Non ha niente a che vedere con i ‘tremori’ registrati in Grecia di recente e dovrebbe essere stato il fenomeno principale”, ha fatto notare Lekkas che poi ha chiarito che “il terremoto non ha nessun legame con l’attività vulcanica di Santorini”, perché si tratta di fenomeni geodinamici indipendenti. “Non c’è niente di cui preoccuparsi”, ha concluso.