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Trema ancora la terra nel Mediterraneo, dalla Turchia all’Italia

Trema ancora la terra nel Mediterraneo, dalla Turchia all’Italia

K metro 0 – Ankara – Un terremoto con una magnitudo stimata di 6.0 – informa AP- ha colpito il sudovest della Turchia giovedì 8 agosto, causando oltre 20 feriti e danneggiando edifici. L’epicentro si trovava nella città di Bozkurt, nella provincia di Denizli, secondo la Presidenza della Gestione di Disastri ed Emergenze Turca, l’AFAD: a soli

K metro 0 – Ankara – Un terremoto con una magnitudo stimata di 6.0 – informa AP- ha colpito il sudovest della Turchia giovedì 8 agosto, causando oltre 20 feriti e danneggiando edifici.

L’epicentro si trovava nella città di Bozkurt, nella provincia di Denizli, secondo la Presidenza della Gestione di Disastri ed Emergenze Turca, l’AFAD: a soli 100 km. da Marmaris, località balneare affacciata sul Mare Egeo, centro turistico tra i più’ importanti del Paese. L’ AFAD ha dichiarato che il terremoto ha colpito alle 14:25 ora locale (le 13,45 in Italia), con una magnitudo preliminare di 6.0: il centro di sismologia Kandilli, con sede ad Istanbul, ha registrato una magnitudo minore, 5.7.

Il governatore della provincia di Denizli, Hasan Karahan, ha detto che l’onda ha buttato giù alcune costruzioni dai mattoni di fango e causato crepe e danni ad altre strutture. L’AFAD riferisce che un totale di 23 persone è stato portato in ospedale, o comunque ha bisogno di cure mediche.

Il sindaco di Bozkurt, Birsen Celik, ha detto che il terremoto ha buttato giù due case nella città, e che i residenti sono fuggiti dopo aver riportato leggere ferite. Diverse altre case sono state danneggiate. “Il terremoto è durato più di 15 o 20 secondi”, ha continuato. “Diverse abitazioni sono state danneggiate, tetti sono stati sfondati, e ci sono crepe profonde nei muri. Grazie a Dio, nonostante che sono crollate due case, non ci sono stati morti o feriti gravi”, ha aggiunto Celik.

Sempre secondo le dichiarazioni della sindaca, la gente ha corso per le strade presa dal panico, e ai residenti è stato raccomandato di non tornare nelle loro abitazioni danneggiate, prima che siano stati effettuati tutti i necessari controlli.

Molte case sono state danneggiate anche nella vicina città di Tutluca, ma nessuno è rimasto ferito, secondo il sindaco, Hudai Karasahin. Il terremoto, inoltre, ha fatto crollare il minareto di una moschea del villaggio di Agdan.

Filmati televisivi hanno mostrato il sisma interrompere un gruppo di teenager intento a giocare a ping-pong, coi giovani rifugiatisi sotto i tavoli da gioco. Un altro filmato mostra una coppia, a Denizli, sorpresa dal terremoto nel mezzo della lcerimonia di matrimonio.

L’onda d’urto si è sentita anche nelle province vicine di Antalya, Mugla, Isparta e Burdur, in cui la popolazione è anch’essa fuggita dalle proprie case. È stato seguito da altre 20 scosse di assestamento, secondo l’AFAD.

Al momento non si registrano ulteriori scosse di assestamento, ma la situazione continua ad essere sotto osservazione. La Turchia, infatti, è una zona molto sismica: con un’altra scossa di magnitudo 5.1 registrata, a febbraio scorso, senza particolari danni, nel nordovest del Paese.  Ma in futuro le autorità locali non escludono altri movimenti tellurici ancora più forti

È da fine luglio che la terra trema in varie zone del Mediterraneo, area, comunque, da sempre complessivamente a rischio sismico. Con un’intensità variabile dai 3,9 ai 5 gradi della scala Richter, ci sono stati terremoti, anche con danni consistenti agli edifici, in Grecia (specie nel Peloponneso, nell’ arcipelago del Dodecanneso e a Salonicco) dal 29 luglio al 3 agosto: con onde d’urto avvertite variamente a Creta e in Turchia (coste occidentali ed area di Smirne), ma anche in Bulgaria e Romania, e, ad occidente, in Calabria. In Italia, l’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, sempre l’8 agosto, ha registrato scosse in Basilicata (soprattutto a Muro Lucano, provincia di Potenza), ma anche, centinaia di km, più a nord, in Trentino; il giorno prima, a Gubbio, in Umbria,

L’ 8 agosto, infine, è stato un giovedì di paura anche – migliaia di chilometri più ad est – a Taiwan. Una scossa di terremoto di magnitudo 5.9 è stata registrata infatti a Taipei, capitale della Cina nazionalista: con una donna morta per essere stata colpita da un mobile caduto nel proprio appartamento.

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