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Romania. Il ministro dell’Interno Moga si dimette dopo lo scandalo dell’omicidio di una 15enne

Romania. Il ministro dell’Interno Moga si dimette dopo lo scandalo dell’omicidio di una 15enne

K metro 0 – Bucarest – Il ministro dell’Interno romeno, Nicolae Moga, si è dimesso nella giornata di martedì, ad una settimana dal suo insediamento. Si tratta del mandato più breve nella storia del ministro, secondo gli organi di stampa locali e la sua uscita di scena avviene proprio nel mezzo dello scandalo legato al

K metro 0 – Bucarest – Il ministro dell’Interno romeno, Nicolae Moga, si è dimesso nella giornata di martedì, ad una settimana dal suo insediamento. Si tratta del mandato più breve nella storia del ministro, secondo gli organi di stampa locali e la sua uscita di scena avviene proprio nel mezzo dello scandalo legato al rapimento e all’uccisione di una giovane ragazza nella città di Caracal. Le forze dell’ordine non sarebbero intervenute in tempo per sventare l’omicidio.

Moga è diventato ministro dell’Interno il 24 luglio scorso, dopo le dimissioni del suo predecessore, Carmen Dan. Nel suo primo intervento, aveva sottolineato di non aver voluto la posizione ma che “doveva andare così” e che “avrebbe risolto le varie questioni”. Tuttavia, non molto dopo, è arrivata la notizia della scomparsa della 15enne Alexandra Macesano, l’ipotesi, poi confermata, era quella del rapimento e dell’uccisione. Nella mattinata di venerdì, la scorsa settimana, la polizia ha perquisito la dimora di un meccanico di Carcal e lì sarebbero stati rinvenuti resti di un corpo umano assieme ad alcuni gioielli. L’uomo è stato arrestato e poco dopo è arrivata la confessione, era stato lui ad uccidere Alexandra e un’altra ragazza scomparsa a metà aprile. Nei giorni successivi è esplosa la rabbia dei cittadini, visto che la polizia, secondo le indiscrezioni, non avrebbe fatto in tempo ad intervenire. La 15enne era riuscita a chiamare il 112 giovedì mattina ma le forze dell’ordine non sono riuscite a localizzarla. Le accuse sono state rivolte anche contro il servizio delle telecomunicazioni (STS), che non sarebbe stato in grado di fornire l’esatta posizione della ragazza. Anche il direttore di STS ha rassegnato le dimissioni lunedì mentre 8 poliziotti, intervenuti sul caso, sono al momento indagati.

Queste le parole del ministro Nicolae Moga in merito: “Ho preso questa decisione per salvaguardare il poco prestigio rimasto di questa istituzione, dopo il mancato intervento dei suoi impiegati. Alcuni sono già stati espulsi e altri verranno sanzionati. Nei sei giorni in cui ho guidato il ministero degli Interni, ho ordinato che venissero messi in atto tutti i controlli possibili per identificare il colpevole di quanto accaduto a Caracal. L’indagine proseguirà anche nelle prossime settimane”. Moga non ha ancora presentato il resoconto del ministero sull’intervento della polizia e su come sia stata gestita la chiamata di Alexandra al 112. La vicenda oscura parzialmente l’ottimismo che era filtrato nelle ultime settimane riguardo i progressi delle istituzioni in Romania. Il primo ministro della Romania, Viorica Dancila, ha avuto contattato telefonicamente il presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, nella giornata di ieri per parlare dei futuri commissari europei per il mandato 2019-2024. La rappresentante romena, come riporta RFI, potrebbe essere l’ambasciatrice Luminita Odobescu, per quanto riguarda l’ambito energetico. Tra le altre cose, si è parlato anche dell’introduzione di un meccanismo di controllo dello Stato di diritto, accolto favorevolmente dalla premier Dancila.

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