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Madrid, la Corte Suprema condanna gli stupratori di Pamplona

Madrid, la Corte Suprema condanna gli stupratori di Pamplona

K metro 0 – Madrid – I fatti risalgono al 2016 quando, nel corso della famosa festa di San Firmino, che si tiene ogni anno a Pamplona, richiamando moltissimi turisti dalla Spagna e dal mondo, una donna venne violentata da un gruppo di cinque uomini. La vittima aveva accettato l’offerta di uno degli stupratori, che

K metro 0 – Madrid – I fatti risalgono al 2016 quando, nel corso della famosa festa di San Firmino, che si tiene ogni anno a Pamplona, richiamando moltissimi turisti dalla Spagna e dal mondo, una donna venne violentata da un gruppo di cinque uomini. La vittima aveva accettato l’offerta di uno degli stupratori, che le aveva offerto un passaggio per tornare a casa, convincendola a condividere il tragitto con gli altri quattro. La donna non arrivò mai a casa, bensì venne portata in un posto appartato e violentata. Gli uomini ripresero tutto attraverso i loro cellulari, girando ben sette video e rubando anche il telefono della donna, che venne abbandonata sul luogo dello stupro.

Dopo la denuncia, il tribunale di Pamplona non confermò l’accusa di stupro, individuando il reato in abuso sessuale, che viene punito in maniera più leggera. Dopo pochi giorni, le strade di Pamplona furono invase da oltre trentamila donne che protestavano per la sentenza, ritenuta ingiusta, appellandosi all’ONU e all’Unione Europea. Quest’ultima, dichiarò pubblicamente il proprio disappunto per la condanna, troppo lieve vista la gravità del reato commesso. La frustrazione e la paura, soprattutto tra le giovani donne, furono particolarmente sentite: i movimenti femminili, dopo essere ricorsi in appello presso la Corte Suprema, contro la sentenza, videro accogliere le loro istanze: l’accaduto venne inquadrato nel reato di stupro e gli anni di carcere salirono a 15 per ciascun imputato.

Fin dal suo inizio, questo caso è stato attenzionato dei media, avendo anche una risonanza politica e sociale molto importante. Pérez Abellàn, esperto di diritto, ha dichiarato che la sentenza della Corte Suprema è stata fortemente influenzata dalle manifestazioni di piazza contro gli stupratori. Tuttavia, il codice penale non è così chiaro come dovrebbe essere: la norma, redatta nel 1980, non specifica adeguatamente i concetti di consenso e di resistenza da parte della vittima, così come quelli di stupro e di abuso sessuale. La Corte Suprema ha invalidato la sentenza della Corte di Pamplona, anche in virtù del fatto che gli stessi stupratori avevano già commesso il medesimo reato a Pozoblanco, qualche tempo prima.

A seguito del caso di Pamplona, si può affermare che la Spagna è diventata uno dei Paesi più attivi nelle manifestazioni femministe. Ogni 8 marzo, Giornata Internazionale delle Donne, circa 1,5 milioni di persone affollano le strade di Madrid, chiedendo norme più severe contro la violenza di genere, ottenendo dei risultati.

di Sara Candro Moya – Madrid

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