K metro 0 – Stoccolma – La Volvo, la storica azienda svedese produttrice, sin dagli anni ’20, di autocarri, automobili, autobus, componenti aereospaziali, e il cui settore auto è stato acquisito, nel 2010, dalla holding cinese Zhejiang Geely, ha annunciato ufficialmente che deve ritirare dal commercio e far tornare nelle officine, per indispensabili modifiche, più di 507.000 auto
K metro 0 – Stoccolma – La Volvo, la storica azienda svedese produttrice, sin dagli anni ’20, di autocarri, automobili, autobus, componenti aereospaziali, e il cui settore auto è stato acquisito, nel 2010, dalla holding cinese Zhejiang Geely, ha annunciato ufficialmente che deve ritirare dal commercio e far tornare nelle officine, per indispensabili modifiche, più di 507.000 auto in tutti il mondo, esattamente 507.354.
Per la società, si tratta della seconda cattiva notizia nell’arco di una settimana: solo il 18 luglio, infatti, la Volvo Cars aveva annunciato un forte calo degli utili, nonostante le vendite in aumento per il secondo trimestre del 2019; mentre all’inizio dell’anno, c’era già stato il richiamo dal mercato di oltre 200.000 autovetture, per un difetto di fabbricazione.
Ora, questo secondo ritiro di autoveicoli – come spiegato dall’azienda alle agenzie stampa – è dovuto ad un componente nel vano motore, esattamente il collettore di aspirazione: che è fatto di plastica e potrebbe deformarsi, o addirittura fondere e sciogliersi a causa delle alte temperature interne. Indubbiamente un’anomalia, per un’azienda che ha sempre messo particolare attenzione ai tipi di materiale impiegati per realizzare le sue produzioni, pensati sempre in ragione delle difficili condizioni climatiche e ambientali svedesi. Sinora, tuttavia, ha precisato Stefan Elfstrom, portavoce della Volvo, all’agenzia stampa svedese TT, in tutto il mondo non sono stati segnalati lesioni alle persone o incidenti a macchine dell’azienda dovuti a questi motivi, solo in pochi casi, si è sviluppato il fuoco nelle autovetture.
Come riferito dalla TV svedese SVT, si tratta di modelli con motori diesel a quattro cilindri, costruiti negli anni dal 2014 al 2019. Questi includono, tra gli altri, V40, V60, V70, V90, S80, S90, XC60 e XC90.
È necessario, quindi, ha spiegato, in Italia, Giovanni D’Agata, presidente della onlus per la tutela dei diritti del consumatore “Sportello dei Diritti”, che, chi è proprietario di automobili Volvo, presti la massima attenzione e si rivolga alle autofficine autorizzate o ai concessionari dell’azienda, nel caso che la sua autovettura corrisponda al modello in questione. L’azienda dovrà apportare, a sue spese, i necessari correttivi e risolvere un problema destinato comunque a suscitare preoccupazioni per la difettosità segnalata. In casi come questo, infatti, le case serie, come questa svedese, provvedono generalmente a rintracciare tutti gli acquirenti dei modelli difettosi: ma non sempre si riesce ad informare tempestivamente tutti coloro che possiedono una vettura tra quelle indicate.