K metro 0 – Helsinki – Circa 100 lapidi in Danimarca sono state ricoperte di scritte nel cimitero adiacente alla chiesa di Hadsund, nella parte est della penisola dello Jutland. Molte azioni simili sono state compiute dall’inizio dell’anno anche in altre parti del mondo, si sta infatti registrando un aumento dei crimini d’odio davvero preoccupante.

In questo caso, alcune lapidi sono state imbrattate con scritte come “666”, che nell’immaginario collettivo è il numero del demonio. Il personale della chiesa vicina si è accorto di quanto accaduto nella mattinata di domenica. Le autorità regionali sono state avvertite e al momento è stata aperta un’indagine per individuare i colpevoli. Le motivazioni alla base dell’atto sono ancora ignote. E’ curioso, comunque, che anche nel cimitero della vicina chiesa di Visborg, nel 2016, vennero vandalizzate circa 100 lapidi.

Circa un mese fa la capitale estone di Tallin è stata protagonista di un evento simile. Nel cimitero ebraico della città, 8 lapidi di cospicua dimensione sono state spaccate. Non solo, visto che in un’altra zona, nello stesso giorno, sono apparse delle svastiche su di un memoriale russo. Nel Paese si stava celebrando la natività di San Giovanni Battista, festa nazionale. Il rabbino capo, Shmuel Kot, ha prontamente informato le autorità e agli organi di stampa ha sottolineato come i crimini d’odio siano in aumento in Estonia. “Spero sia l’ultimo incidente di questo tipo”, ha dichiarato Kot. Nelle elezioni di marzo è salito al potere il Conservative People’s Party (EKRE), movimento di estrema destra che ha al suo interno una corrente antisemita e neonazista. Il partito controlla cinque ministeri, compreso quello dell’Interno.

Non sembrano comunque essere fenomeni isolati e, soprattutto, circoscritti all’Europa. Ad Honolulu, nelle isole Hawaii, il 3 luglio scorso più di 20 lapidi sono state danneggiate da alcuni vandali. Il tutto è avvenuto nel cimitero della rinomata chiesa di Kawaiahao. “Prima del 4 luglio (Il giorno dell’Indipendenza degli Stati Uniti, ndr), accade questa cosa. Ma non accade in un cimitero americano o occidentale, accade in un antico cimitero hawaiano”, ha dichiarato Hinaleimoana Wong-Kalu, a capo della Oahu Island Burial Council. Secondo Wong-Kalu, le tempistiche dell’accaduto fanno pensare a un progetto ben preciso. Nel video diffuso sui social network si possono osservare le 29 lapidi spezzate e lasciate a terra. Molte di queste sono state colpite alla base e hanno riportato danni molto gravi. È sconvolgente. Non ho parole per quanto è accaduto. Non capisco perché abbiano dovuto compiere un gesto del genere. È una profanazione”, le parole di Kamuela Kalai, la cui famiglia è sepolta nel cimitero in questione.