Dichiarazione dell’alta rappresentante a nome dell’UE sul Venezuela K metro 0 – Bruxelles – La crisi politica e il collasso economico del Venezuela continuano a colpire pesantemente la popolazione, come dimostrano i quattro milioni di persone fuggite dal paese. La crisi resta anche una delle principali cause di instabilità nella regione. La relazione pubblicata di
Dichiarazione dell’alta rappresentante a nome dell’UE sul Venezuela
K metro 0 – Bruxelles – La crisi politica e il collasso economico del Venezuela continuano a colpire pesantemente la popolazione, come dimostrano i quattro milioni di persone fuggite dal paese. La crisi resta anche una delle principali cause di instabilità nella regione. La relazione pubblicata di recente da Michelle Bachelet, Alto Commissario delle Nazioni Unite per i diritti umani, conferma in modo chiaro e dettagliato la portata e la gravità delle violazioni dei diritti umani, l’erosione dello Stato di diritto e lo smantellamento delle istituzioni democratiche nel paese. La tragica morte del capitano Acosta Arévalo durante la detenzione ad opera delle forze di sicurezza venezuelane è un esempio significativo di tale continuo deteriorarsi della situazione dei diritti umani.
L’UE sostiene fermamente le conclusioni della relazione dell’UNHCHR e chiede al regime di porre fine immediatamente alle diffuse violazioni dei diritti umani e a collaborare pienamente con l’OHCHR e tutte le procedure speciali dell’ONU per garantire l’attuazione delle raccomandazioni contenute nella relazione. L’UE è pronta ad assistere l’UNHCHR nei suoi sforzi volti a garantire che i diritti fondamentali di tutti i venezuelani siano pienamente protetti. Alla luce della grave situazione segnalata dall’UNHCHR, l’UE è pronta ad avviare i lavori per l’applicazione di misure mirate nei confronti dei membri delle forze di sicurezza coinvolti nella tortura e in altre gravi violazioni dei diritti umani.
L’UE ribadisce che la sottostante crisi multidimensionale richiede una soluzione politica urgente che può essere raggiunta solo attraverso un processo pacifico, democratico e gestito dai venezuelani che porti a elezioni presidenziali libere ed eque. Pertanto, accoglie con favore e sostiene la ripresa, a Barbados, dei colloqui facilitati dal governo norvegese, che dovrebbero rimanere il canale principale per superare la crisi. Chiede un impegno autentico e la flessibilità necessaria per raggiungere con urgenza un risultato che permetta lo svolgimento di elezioni trasparenti e monitorate a livello internazionale e la re istituzionalizzazione dei pertinenti poteri pubblici, e che ponga le basi per la riconciliazione nazionale e la ripresa economica.
Se i negoziati in corso non produrranno risultati concreti, l’UE estenderà ulteriormente le sue misure mirate. Rammenta inoltre che tali misure possono essere revocate qualora si compiano progressi sostanziali verso il ripristino della democrazia, dello Stato di diritto e dei diritti umani in Venezuela.
L’UE sottolinea l’esigenza di un maggiore coordinamento tra tutti gli attori internazionali a sostegno dei lavori in corso per una soluzione negoziata che porti a elezioni libere e regolari. A tale riguardo l’UE proseguirà gli sforzi, anche attraverso il gruppo di contatto internazionale e il suo consigliere speciale, per sostenere un processo elettorale pacifico quale via d’uscita dalla crisi venezuelana.