K metro 0 – Bruxelles – L’Unione europea e gli Stati Uniti hanno raggiunto un accordo volto a ridurre le barriere e ad aumentare gli scambi in una serie di settori, tra cui quello farmaceutico. L’Unione europea e gli Stati Uniti hanno raggiunto un accordo su un elemento importante della dichiarazione congiunta dei Presidenti Juncker e Trump di luglio 2018.
K metro 0 – Bruxelles – L’Unione europea e gli Stati Uniti hanno raggiunto un accordo volto a ridurre le barriere e ad aumentare gli scambi in una serie di settori, tra cui quello farmaceutico.
L’Unione europea e gli Stati Uniti hanno raggiunto un accordo su un elemento importante della dichiarazione congiunta dei Presidenti Juncker e Trump di luglio 2018. Il programma positivo per il commercio transatlantico delineato nella dichiarazione congiunta implica l’impegno di entrambe le parti a ridurre le barriere e ad aumentare gli scambi in una serie di settori, tra cui quello farmaceutico. L’accordo sul reciproco riconoscimento è sostenuto da solide prove che l’UE e gli USA seguono procedure d‘ispezione comparabili per verificare le buone prassi di fabbricazione dei medicinali per uso umano.
Il Commissario responsabile per la Salute e la sicurezza alimentare Vytenis Andriukaitis ha dichiarato: “La conclusione dell’accordo sul reciproco riconoscimento non è solo un passo avanti nelle relazioni commerciali tra l’UE e gli Stati Uniti, ma garantirà anche farmaci di elevata qualità a beneficio dei pazienti. D’ora in poi le autorità responsabili dei medicinali su entrambe le sponde dell’Atlantico potranno affidarsi ai risultati delle ispezioni svolte dalla controparte senza doverle rifare. Cinque anni di stretta cooperazione transatlantica hanno consentito alla Food and Drug Administration statunitense di completare le valutazioni delle capacità delle 28 autorità competenti dell’UE.”
Europa e Stati Uniti insieme rappresentano oltre l’80% delle vendite mondiali di nuovi medicinali. A seguito della piena attuazione dell’accordo, sia l’industria che le autorità pubbliche di entrambe le parti potranno liberare risorse che potrebbero essere utilizzate per ispezionare gli impianti in altri grandi paesi produttori. Ciò potrà rendere l’immissione sul mercato dei medicinali più rapida e meno costosa per entrambe le parti, a beneficio dei pazienti.