K metro 0 – Kiev – Nella giornata di lunedì, il presidente ucraino, Volodymyr Zelenskiy, ha aperto ai dialoghi di pace con la Russia e ha invitato a colloquio il presidente russo, Vladimir Putin, per risolvere il conflitto esistente fra i due Paesi. Zelenskiy ha inviato la propria richiesta attraverso il proprio canale Youtube, queste
K metro 0 – Kiev – Nella giornata di lunedì, il presidente ucraino, Volodymyr Zelenskiy, ha aperto ai dialoghi di pace con la Russia e ha invitato a colloquio il presidente russo, Vladimir Putin, per risolvere il conflitto esistente fra i due Paesi.
Zelenskiy ha inviato la propria richiesta attraverso il proprio canale Youtube, queste le sue parole: “Mi rivolgo al presidente russo, Vladimir Putin. Dobbiamo parlare? Sì, dobbiamo farlo. Facciamolo, allora”. Le sue parole anticipano l’arrivo in Ucraina di Jean-Claude Juncker e di Donald Tusk, in visita a Kiev. Zelensky ha poi continuato: “Questi potrebbero essere i partecipanti all’incontro: io, lei (Putin, ndr), il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, il primo ministro britannico, Theresa May, la cancelliera tedesca, Angela Merkel e il presidente francese, Emmanuel Macron”. I temi principali sui cui dovrebbe vertere la discussione secondo il presidente ucraino sono l’appartenenza della Crimea e la situazione legata alla regione del Donbass. Il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, ha descritto la proposta come “assolutamente innovativa”. Peskov ha inoltre annunciato che la Russia rifletterà sull’invito. “E’ un’iniziativa nuova. Ovviamente sarà valutata ma al momento non posso sbilanciarmi”, ha dichiarato. Zelenskiy e Putin non si sono mai incontrati ma durante il suo discorso d’insediamento a maggio, il presidente ucraino ha inserito la risoluzione del conflitto con la Russia tra gli obiettivi primari. L’Unione europea si è schierata dalla parte di Kiev, imponendo sanzioni nei confronti di Mosca.
L’UE e gli Stati membri hanno sostenuto costantemente e con fermezza i valori e i principi dell’UE e plaude in particolare agli sforzi più intensi profusi per raggiungere le persone che versano in condizioni di estrema povertà e per combattere tutte le forme di disuguaglianza, in linea con il principio di non lasciare indietro nessuno e cercare di raggiungere per prime le persone più svantaggiate.
Il Consiglio sottolinea che l’UE e gli Stati membri hanno promosso la pace, la sicurezza e la stabilità e sono stati tra i più strenui sostenitori della democrazia, dei diritti umani, del buon governo e dello Stato di diritto.
Il presidente del Consiglio europeo, Donald Tusk, ha sottolineato la gravità della situazione: “Ciò che sta avvenendo nell’est Ucraina è una tragedia. Le conseguenze umanitarie sono disastrose, gli abitanti della regione sono intrappolati nel conflitto russo”. Le tensioni sono iniziate a marzo del 2014, quando alcuni separatisti filorussi hanno messo in scena una rivolta nel Donbass, dopo che l’ex presidente ucraino, Viktor Yanukovich, era stato espulso dal Paese a febbraio, per i legami fin troppo evidenti con il Cremlino. Tutto avvenne poco dopo l’annessione della Crimea da parte di Mosca, scatenando le critiche della comunità internazionale. La Russia ha negato qualsiasi coinvolgimento, nonostante vi siano prove dell’invio di truppe nella regione.
I rapporti con tra Mosca e i Paesi confinanti continuano a peggiorare. Lunedì è arrivato lo stop ai voli da e per la Georgia, una misura che andrà ad interessare migliaia di viaggiatori e peserà gravemente sull’industria turistica dell’ex Repubblica sovietica. Il blocco ha colpito dozzine di voli operati da sei compagnie aeree russe e una georgiana. Putin ha annunciato la manovra a seguito della protesta nei confronti di Mosca a Tbilisi, causata dall’arrivo di un legislatore russo nel parlamento. E non sarebbe finita qui, visto che in Russia si sta considerando di implementare ulteriori restrizioni, dopo che un conduttore televisivo georgiano ha insultato Putin durante una trasmissione.