K metro 0 – Mosca – Secondo quanto riporta un sondaggio dell’istituto demoscopico indipendente “Levada Center”, un cittadino russo su dieci afferma di essere stato torturato dagli agenti delle forze dell’ordine. Il sondaggio è stato commissionato dall’ong Committee Against Torture e pubblicato ieri, 27 giugno. I risultati evidenziano “prove spaventose che le forze dell’ordine usano la
K metro 0 – Mosca – Secondo quanto riporta un sondaggio dell’istituto demoscopico indipendente “Levada Center”, un cittadino russo su dieci afferma di essere stato torturato dagli agenti delle forze dell’ordine. Il sondaggio è stato commissionato dall’ong Committee Against Torture e pubblicato ieri, 27 giugno.
I risultati evidenziano “prove spaventose che le forze dell’ordine usano la violenza contro i detenuti e la usano spesso”, ha dichiarato il Centro Levada. Tre quarti delle persone che hanno affermato di essere state torturate, hanno detto che le forze dell’ordine hanno usato la violenza per umiliarli e intimidirli. La metà ha detto che le autorità li hanno torturati per estorcere confessioni e un terzo ha dichiarato che la violenza è stata inflitta come punizione. Le forze dell’ordine russe sono state al centro di diversi scandali per casi di tortura, con vittime diverse, come persone GLBT in Cecenia, Testimoni di Geova e carcerati.
Al riguardo si è espresso Igor Kalyapin, un uomo d’affari che nel 1992 fu ingiustamente arrestato e picchiato in custodia. Da tormentato si è trasformato in “torturatore” della polizia, fondando e finanziando per diversi anni personalmente una ONG che combatte la tortura per mano delle forze dell’ordine russe. Kalyapin sostiene che il Comitato per la prevenzione della tortura è nato da un fatto semplice ma terrificante: le autorità russe hanno sempre chiuso un occhio sulla tortura.
Il 26 giugno, quindi, Giornata internazionale a sostegno delle vittime della tortura, il Comitato di Kalyapin ha pubblicato un nuovo sondaggio, condotto congiuntamente con il Centro indipendente Levada, che documenta l’esperienza della tortura da parte dei russi. Il sondaggio, condotto su 3400 russi in 53 regioni, ha suggerito che almeno uno su 10 avesse subito personalmente torture. Ciò che risulta peggiore è la totale assenza di indignazione per questo fatto, tanto che tre persone su dieci ritengono che la tortura sia accettabile “in circostanze eccezionali”.
“Una percentuale significativa di persone percepisce i tribunali e le forze dell’ordine come un sistema che protegge principalmente gli interessi delle autorità o dei gruppi vicini ad esso”, dice il rapporto. Il sondaggio si è svolto in mezzo a un momento di maggiore controllo, da parte dell’opinione pubblica, sul trattamento riservato ai prigionieri in Russia in seguito a diversi casi di alto profilo, che hanno fatto luce sull’uso della tortura da parte della polizia. Interviene anche dopo che gli investigatori delle Nazioni Unite sui diritti umani hanno invitato la Russia, l’anno scorso, a fermare le frequenti torture di detenuti e perseguire i colpevoli.
A febbraio, i Testimoni di Geova, gruppo religioso bandito nel Paese dal 2017, hanno affermato che almeno sette dei suoi membri, nella città siberiana di Surgut, erano stati sottoposti a tortura con armi stordenti e soffocamento da parte della polizia; mentre a marzo il quotidiano indipendente “Novaya gazeta” aveva pubblicato dei video che mostravano prove di torture a carico di detenuti, e maltrattamenti perpetrati dalle guardie carcerarie, nella città di Yaroslavl (a circa 300 km. a nordest di Mosca).
Parlando durante il suo incontro quotidiano con i giornalisti, mercoledì 26 giugno, Dmitrij Peskov, portavoce del presidente Vladimir Putin, ha rifiutato di commentare i risultati del sondaggio, dal momento che il Cremlino non li aveva ancora esaminati. “Dobbiamo analizzare molto attentamente il tipo di indagine,” ha affermato. ‘Qual è il campione, quale domanda esatta è stata posta. Usando il linguaggio dei sociologi, quale metodologia è stata usata. “