K metro 0 – Strasburgo – Una delegazione del Congresso dei poteri locali e regionali del Consiglio d’Europa, guidata da Andrew Dawson (Regno Unito, CRE), relatore e capo delegazione, ha osservato lo svolgimento delle nuove elezioni del sindaco di Istanbul il 23 giugno 2019. Su invito delle autorità turche, 14 osservatori provenienti da 13 paesi europei hanno
K metro 0 – Strasburgo – Una delegazione del Congresso dei poteri locali e regionali del Consiglio d’Europa, guidata da Andrew Dawson (Regno Unito, CRE), relatore e capo delegazione, ha osservato lo svolgimento delle nuove elezioni del sindaco di Istanbul il 23 giugno 2019. Su invito delle autorità turche, 14 osservatori provenienti da 13 paesi europei hanno visitato circa 90 commissioni di seggio in una trentina di distretti di Istanbul.
“Le squadre del Congresso disponevano di credenziali fornite dal Supremo Consiglio elettorale turco e nel complesso sono state ben accolte e hanno potuto osservare le modalità di voto, pur avendo subito alcuni atteggiamenti aggressivi nei loro confronti in alcuni casi isolati”, ha indicato Andrew Dawson.
“Possiamo oggi affermare che nella stragrande maggioranza dei seggi elettorali che abbiamo visitato, i membri delle commissioni di seggio hanno esercitato le loro funzioni con competenza e nel rispetto delle norme applicabili”, ha aggiunto, congratulandosi per lo sforzo organizzativo compiuto, con oltre 60.000 presidenti e vicepresidenti delle commissioni di seggio e quasi 125.000 persone formate in materia elettorale. “Dal punto di vista tecnico, nel complesso, le operazioni di voto si sono svolte in modo ordinato per la grande maggioranza dei 10 milioni e mezzo di elettori”, ha proseguito, evidenziando che diverse migliaia di avvocati sarebbero stati impiegati dai partiti politici per fornire consulenze giuridiche immediate.
“Le elezioni democratiche non si limitano al conteggio dei voti. Comportano il rispetto della volontà del popolo e dell’intenzione dei singoli elettori, garantendo che i candidati abbiano le stesse eque opportunità”, ha ricordato Dawson. “Il che significa, soprattutto, il rispetto dei valori fondamentali del Consiglio d’Europa: democrazia, Stato di diritto e certezza del diritto, nonché diritti umani, libertà di espressione e libertà dei media”, ha sottolineato.