K metro 0 – Roma – Come facilitare l’inserimento degli immigrati extracomunitari o dei richiedenti asilo nel tessuto sociale italiano? Come diffondere, anzitutto, tra le comunità dell’immigrati una più precisa conoscenza della legge italiana e dei loro diritti e doveri? A questo serve la figura del mediatore culturale: figura professionale che, in gran parte dell’Europa,
K metro 0 – Roma – Come facilitare l’inserimento degli immigrati extracomunitari o dei richiedenti asilo nel tessuto sociale italiano? Come diffondere, anzitutto, tra le comunità dell’immigrati una più precisa conoscenza della legge italiana e dei loro diritti e doveri? A questo serve la figura del mediatore culturale: figura professionale che, in gran parte dell’Europa, si è sviluppata nell’ultimo quindicennio.
Da allora, anche in Italia varie Università (come anzitutto la storica “Normale” di Pisa) hanno istituito proprio appositi corsi di Mediatore culturale: vòlti a formare operatori capaci e di prevenire conflitti tra pop diverse, facilitando anzitutto la comprensione delle diverse lingue e il dialogo tra culture ed anche religioni diverse, e guardando anzitutto alle mille possibili situazioni della vita quotidiana.
A Roma, è nata nel 2016 l’AMIL. Associazione Mediatori Interculturali del Lazio: che, forte oggi di un centinaio di iscritti, si occupa – spiega la vicepresidente, Renè Puente Chavez – sia di diffondere, tra gli immigrati proveniente da vari Paesi che vivono nel Lazio, una migliore conoscenza dei propri diritti e doveri che di risolvere mille problemi pratici, dall’ottenimento dei documenti alla frequenza dei corsi di lingua italiana, indispensabile per ottenere poi la Cittadinanza. A ottobre 2018 – spiega la Vicepresidente – facemmo la presentazione ufficiale dell’AMIL alla sala della Protomoteca in Campidoglio, con la partecipazione del primo cittadino Virginia Raggi, dell’assessore alle Politiche sociali, Laura Baldassarre, e di altri associazioni e movimenti impegnati in questi settori, come la Comunità di S. Egidio.
Oggi, riconosciuti dal Comune di Roma e dalla Regione Lazio abbiamo anche uno spazio fisso, il giovedì presso la sede dell’UPTER, l’Università Per la Terza Età di Roma: spazio in cui siamo presenti, con 4 mediatori che si occupano di orientamento generale degli utenti, protezione sussidiaria, accompagnamento in determinati posti difficili da raggiungere. assistenza per parlare italiano, ecc.” Presso la Parrocchia di S. Maria della Perseveranza, in Via della Pisana 95, l’ AMIL Lazio (che è presente anche su FB, con una propria pagina) ha creato un centro ascolto sin dal 2004; e Domenica 23 giugno, dalle 15 alle 17, organizza un incontro informativo per stranieri su temi come immigrazione, flussi migratori, pensioni, bonus per le famiglie, ottenimento della cittadinanza italiana, cc.., con la partecipazione di altre associazioni operanti in questi campi e aperto a tutti i cittadini e ai rappresentanti delle istituzioni.