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Ue. Disoccupazione in calo: situazione ancora critica in Italia, Spagna e Grecia

Ue. Disoccupazione in calo: situazione ancora critica in Italia, Spagna e Grecia

K metro 0 – Atene – Arrivano come di consueto le statistiche sui tassi di disoccupazione dell’Unione europea. Nel particolare resoconto fornito da Eurostat, tra i Paesi più in difficoltà ci sono ai primi tre posti Grecia, Spagna e Italia. Sono i livelli più alti dell’Ue: rispettivamente il 18,5%, il 13,8% e il 10,2%. Stesse

K metro 0 – Atene – Arrivano come di consueto le statistiche sui tassi di disoccupazione dell’Unione europea. Nel particolare resoconto fornito da Eurostat, tra i Paesi più in difficoltà ci sono ai primi tre posti Grecia, Spagna e Italia. Sono i livelli più alti dell’Ue: rispettivamente il 18,5%, il 13,8% e il 10,2%. Stesse problematiche sono state riscontrate per quanto riguarda la disoccupazione giovanile, questi i numeri: Italia al 31,4%, Spagna al 32,7% e Grecia al 38,8%.

Il report mette a confronto i dati di aprile 2019 con quelli dell’anno precedente, evidenziando un calo in tutti i Paesi membri. In linea generale, si è passati da un 7,7% di disoccupati al 7,6%: si tratta della percentuale più bassa dal gennaio 2000. Un aumento si è registrato solamente in Danimarca, che è passata dal 5,2 al 5,3%, mentre in Polonia e Lussemburgo non si sono verificati cambiamenti. Tra i Paesi che possono vantare i livelli più bassi ci sono la Repubblica ceca con il 2,1% e la Germania con il 3,2%.

La Spagna ha subito un duro colpo nel 2008 con la crisi finanziaria e i giovani ne stanno pagando ancora le conseguenze. Secondo i dati forniti da World Bank data, la disoccupazione giovanile ha raggiunto il suo picco nel 2013 assestandosi al 56%. Lo scorso anno si è registrato un 34,3%, più del doppio della media dell’Ue, secondo Eurostat. Nonostante ci sia stato un leggero calo, i giovani rischiano ancora di ritrovarsi senza lavoro: il 45% degli occupati ha sottoscritto un contratto a tempo determinato e un terzo fa lavori part-time.

Per quanto riguarda la Grecia, che è da tempo la nazione con il tasso di disoccupazione più alto nell’Ue, è stato registrato un calo nel primo trimestre, se si mettono a confronto i dati con quelli dello scorso anno. Gli enti di statistica nazionali, nella giornata di giovedì hanno riferito che nel periodo tra gennaio e marzo la percentuale di disoccupazione era al 19,2%, mentre lo scorso anno al 21,2%. I dati riguardanti Atene sono spesso influenzati dal mercato, essendo un Paese turismo-dipendente. Le percentuali trimestrali, quindi, non forniscono la reale situazione in cui riversa la nazione. Il tasso di disoccupazione in Grecia è in calo negli ultimi anni, l’economia è in ripresa dopo la grave recessione in cui era piombata.

Dal 2010 in poi, la Grecia ha usufruito dei prestiti internazionali, compresi nel piano di salvataggio (bailout). Il Paese è riemerso dal terzo e ultimo bailout l’anno scorso, promettendo ai creditori di portare avanti il surplus di bilancio anche nei prossimi anni per continuare a ripagare i debiti contratti fin’ora. Tuttavia, la Commissione europea ha fatto notare che le misure attuate nelle scorse settimane hanno messo a repentaglio gli obiettivi prefissati. Nel resoconto si legge inoltre che l’elargizione di fondi extra per le pensioni andranno ad incrementare la spesa totale del Paese, già ai livelli più alti dell’Unione europea, e a distogliere gli investimenti per i giovani greci in età occupazionale. Le elezioni anticipate del 7 luglio si avvicinano e la situazione non è delle migliori.

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