K metro 0 /Jobsnews – Roma – Caos alla stazione della metropolitana di Via Lepanto a Roma, dove una donna è morta dopo esser stata travolta da un convoglio. Tutto è successo in pochi istanti, a metà mattina: la vittima, 41 anni, di origini senegalesi, secondo alcune testimonianze ipovedente, attendeva la metropolitana. Quando l’altoparlante ha
K metro 0 /Jobsnews – Roma – Caos alla stazione della metropolitana di Via Lepanto a Roma, dove una donna è morta dopo esser stata travolta da un convoglio. Tutto è successo in pochi istanti, a metà mattina: la vittima, 41 anni, di origini senegalesi, secondo alcune testimonianze ipovedente, attendeva la metropolitana. Quando l’altoparlante ha annunciato l’arrivo del treno la donna ha percorso la banchina, poi è scivolata, cadendo, poco prima che la metro giungesse in stazione. Le immagini delle telecamere di sorveglianza mostrano la donna mentre precipita sui binari, poi si alza, vede il convoglio in arrivo e cerca disperatamente di risalire e mettersi in salvo, senza riuscirci, prima di essere falciata. L’autista del mezzo è ancora sotto shock: subito dopo l’incidente ha confermato di averla vista all’ultimo, senza avere il tempo di frenare. Per la vittima non c’è stato nulla da fare. Nella stazione, rimasta chiusa per ore, sono intervenuti i vigili del fuoco che hanno liberato il corpo incastrato sotto il convoglio. Le indagini sono state affidate alla polizia. Sulla vicenda la procura ha aperto un fascicolo per omicidio colposo. A piazzale Clodio il procuratore aggiunto Nunzia D’Elia attende una prima informativa su quanto accaduto, ma al momento tutto lascia pensare si sia trattato di un tragico incidente.
Sentiti anche i passeggeri che in quel momento erano con lei sulla banchina e hanno assistito alla tragedia. Tra loro la cugina della 41enne che era entrata con lei in stazione, con in braccio una bambina, e le stava accanto sulla banchina. Si erano incontrate stamattina e l’aveva accompagnata a un appuntamento nella zona in cui si è verificato il tragico incidente. A quanto ricostruito dagli investigatori la donna, separata e madre di una ragazza, viveva fuori Roma nella zona del litorale di Ladispoli. Da anni in Italia e richiedente asilo, era venuta nella capitale proprio per risolvere una questione relativa al suo permesso di soggiorno. Ad accompagnarla la cugina con la bambina. Dopo l’appuntamento era entrata in metro diretta a Termini, per poi far ritorno a casa. Ad accorrere fuori la fermata della metro amici e parenti. Lacrime e urla di disperazione quando è uscita la salma. Decine di persone con le mani sul volto hanno iniziato a piangere e urlare, qualcuno ha anche cercato di avvicinarsi.
“Non meritava di morire così” ha detto qualcuno. Mentre un conoscente ha raccontato: “Aveva problemi di vista e non vedeva bene. Forse è scivolata per questo motivo”. Ad esprimere il “più profondo cordoglio” alla famiglia è stata l’assessore alla Mobilità di Roma Linda Meleo. “Quanto accaduto stamani alla metro Lepanto è un’orribile tragedia e lascia senza parole. I filmati sono nelle mani degli inquirenti e le autorità competenti hanno avviato le indagini del caso” ha scritto su twitter. Mentre il Codacons chiede di adottare misure di sicurezza per evitare il ripetersi di casi analoghi. “Sono troppi gli incidenti e i suicidi che si verificano nelle stazioni della metro capitolina – afferma il presidente Carlo Rienzi – Episodi tragici che possono essere evitati e che hanno ripercussioni enormi per il servizio, interrotto per ore per gli accertamenti di rito. Chiediamo di dotare le linee A e B della metro di barriere di sicurezza identiche a quelle installate sulla linea C e nelle stazioni metropolitane di altri paesi europei”.