K metro 0 – Kiev – Il neopresidente ucraino Zelens’kyj, nelle vesti anche di Comandante in capo delle Forze armate, ha visitato lunedì scorso le zone del Donbass, nell’Ucraina sudorientale, dove dal 2014 è in corso il conflitto tra separatisti filorussi ed esercito ucraino. Zelens’kyj, la cui visita sembra non sia stata annunciata in anticipo,
K metro 0 – Kiev – Il neopresidente ucraino Zelens’kyj, nelle vesti anche di Comandante in capo delle Forze armate, ha visitato lunedì scorso le zone del Donbass, nell’Ucraina sudorientale, dove dal 2014 è in corso il conflitto tra separatisti filorussi ed esercito ucraino.
Zelens’kyj, la cui visita sembra non sia stata annunciata in anticipo, indossando abiti informali ha incontrato le truppe ucraine di stanza nell’oblast (regione) di Luhans’k, in particolare nelle cittadine di Shchastya e Stanytsia Luhanska; ascoltando poi gli aggiornamenti del tenente generale Oleksandr Syrsky e del suo pari grado Ruslan Khomchak.
Secondo quanto riporta il Servizio stampa presidenziale ucraino, il presidente, che ha riportato una vittoria molto alta (oltre il 70%) nel ballottaggio contro Petro Oleksiyovych Poroshenko, si è recato nelle zone del Donbass appositamente per rendersi conto di persona della situazione dei reparti al fronte. E, dichiarando che “Le condizioni per i militari che difendono l’Ucraina devono essere buone”, si è informato direttamente con i soldati delle loro condizioni di vita, della qualità del cibo, delle attrezzature, degli alloggi, del personale in campo e delle prestazioni sociali.
Zelens’kyj, sin dal giorno stesso del suo giuramento come presidente (20 maggio), ha subito dichiarato di considerare tra i suoi obiettivi più importanti proprio la ricerca di una soluzione pacifica del conflitto nel Donbass, e afferma di essere pronto ad incontrare, per questo, il presidente russo Vladimir Vladimirovič Putin.
Secondo il portavoce del Cremlino Dmitry Sergeyevich Peskov, il presidente russo sarà però disposto a un incontro su questo tema solo dopo che Zelens’kyj avrà fatto importanti progressi nella risoluzione appunto del conflitto nel Donbass, e nella normalizzazione dei rapporti tra Russia e Ucraina. La situazione è in fase di stallo.
Una situazione ancora piuttosto delicata: proprio il 27 maggio le forze russe di stanza nell’Ucraina orientale avrebbero fatto fuoco con mortai da 120 mm, mitragliatrici pesanti, armi varie di piccolo calibro e lanciagranate contro le postazioni ucraine vicine a Berezove, Mykolaivka Druha, Pivdenne, Mayorsk e Maryinka.
“A partire dalla mezzanotte di martedì, le forze guidate dalla Russia hanno attaccato le postazioni ucraine vicino alla città di Maryinka, usando mortai da 120 mm”, ha riportato infatti il centro stampa ucraino sul suo profilo Facebook alle 7 di mattina (ora locale di Kiev) del 28 maggio; continuando con “L’esercito ucraino non ha riportato vittime nel corso dell’ultimo giorno e ogni attacco nemico ha avuto una risposta adeguata. Secondo i rapporti dell’Intelligence, quattro occupanti sono rimasti feriti”.
di Emiliano Federico Caruso