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Austria, elezioni anticipate a settembre. Parlamento approva mozione di sfiducia nei confronti del cancelliere Kurz

Austria, elezioni anticipate a settembre. Parlamento approva mozione di sfiducia nei confronti del cancelliere Kurz

K metro 0 – Vienna – La crisi di governo in Austria è entrata nella fase culminante. Il cancelliere, il giovane Sebastian Kurz, leader del Partito Popolare (OVP), è stato sfiduciato dal Parlamento, con voto congiunto dell’opposizione socialdemocratica (SPOE) e dello stesso FPOE, il Partito della Libertà che era nel suo governo sino pochi giorni fa: e che

K metro 0 – Vienna – La crisi di governo in Austria è entrata nella fase culminante. Il cancelliere, il giovane Sebastian Kurz, leader del Partito Popolare (OVP), è stato sfiduciato dal Parlamento, con voto congiunto dell’opposizione socialdemocratica (SPOE) e dello stesso FPOE, il Partito della Libertà che era nel suo governo sino pochi giorni fa: e che ora accusa il cancelliere di aver approfittato dello scandalo che ha travolto il Vicepremier Strache per estromettere dal governo l’FPOE e prendere il controllo assoluto dell’esecutivo.

Un deputato del Freedom Party, Herbert Kickl, ex ministro dell’Interno, ha accusato Kurz di aver utilizzato il video di Strache per consolidare il proprio potere. “Ha incolpato l’intero partito per le azioni di due sole persone”, ha dichiarato Kickl in parlamento. “Ha provato ad approfittare di un momento di difficoltà del proprio partner di governo per ampliare la sua base”. Pamerla Rendi-Wagner, leader del partito Social Democrat (che ha avanzato la proposta di mozione), ha espresso un parere simile. “Si tratta di una vergognosa, incontrollata e irresponsabile presa di potere. Ma il potere è nelle mani del popolo, non nelle tue”, ha detto rivolgendosi a Kurz. Il 32enne è diventato il più giovane leader europeo a dicembre del 2017, quando si è insediato. Non è ancora chiaro quando il presidente austriaco nominerà il nuovo esecutivo.

È la prima volta, In tutto il dopoguerra, che un voto parlamentare di sfiducia riesce a far cadere effettivamente un esecutivo. Dopo la caduta del governo, il presidente della Repubblica, il verde Alexander van der Bellen, ha conferito l’incarico di Cancelliere ad interim al ministro delle Finanze, Hartwuìig Loeger: ribadendo la necessità di rispettare scrupolosamente l’iter previsto dalla Costituzione e garantire comunque la piena efficienza di tutti i ministeri, pur costituendo un governo tecnico. Kurz, infatti, già allo scoppio dello scandalo giorni fa, ha messo le mani avanti chiedendo al Capo dello Stato elezioni anticipate: elezioni che il 27 maggio sono state confermate, per decisione del Presidente van der Bellen, per il prossimo settembre.

Meno di tre ore dopo le sue dimissioni formali – riferisce AP – Kurz è apparso davanti a una folla festante davanti agli uffici di Vienna, dichiarando che “i cambiamenti che abbiamo iniziato due anni fa non si concluderanno oggi”. Ha detto anche di non vedere l’ora di “aiutare il governo ad interim a garantire la stabilità nei prossimi mesi”, ma anche che lotterà per riconquistare la sua posizione.

Intrighi politico-finanziari consistenti sono evidentemente alla base di questa crisi di governo austriaca. Se adeguate indagini confermeranno legami stabili tra russi e ultradestra dell’FPOE, che era parte essenziale del governo Kurz, si tratterà di un altro tassello apposto al mosaico – di cui si parla da tempo – del singolare feeling tra classe dirigente russa e partiti populisti europei (dalla Lega di Salvini al Fidesz di Orban) e, forse, di Oltreoceano. Mentre è francamente difficile pensare che il cancelliere – che pure ha protestato la sua totale estraneità ai maneggi citati nel video – fosse completamente all’oscuro della “transazione” proposta ai russi dal suo Vice.

Carismatico e articolato, Kurz ha attratto l’attenzione dei leader del Partito popolare circa un decennio fa, quando, ancora studente universitario di Legge, fu eletto presidente della sezione giovanile del partito. Fu poi nominato segretario di Stato per l’integrazione, supervisionando gli sforzi del governo per accogliere adeguatamente gli immigrati in Austria, nel 2011. Ora, Kurz perde il vantaggio di affrontare la campagna elettorale di fine estate come cancelliere in carica, ma rimane popolare: il suo partito di centrodestra, alle elezioni del Parlamento europeo ha raccolto il 34,9% di sostegno, con un guadagno di quasi 8 punti percentuali rispetto al 2014.

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