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Madrid. Tra aggressive polemiche in Parlamento, inizia la nuova legislatura spagnola

Madrid. Tra aggressive polemiche in Parlamento, inizia la nuova legislatura spagnola

K metro 0 – Madrid – Uno dei più riconosciuti poeti spagnoli, Antonio Machado, definì Madrid come la diga della Spagna. Corti, Parlamento, ministri, palazzi, importanti aziende… e la maggior parte dei simboli del potere spagnolo si trovano nella Capitale: così come sempre a Madrid avvengono le manifestazioni e gli scioperi più affollati. Martedì scorso,

K metro 0 – Madrid – Uno dei più riconosciuti poeti spagnoli, Antonio Machado, definì Madrid come la diga della Spagna. Corti, Parlamento, ministri, palazzi, importanti aziende… e la maggior parte dei simboli del potere spagnolo si trovano nella Capitale: così come sempre a Madrid avvengono le manifestazioni e gli scioperi più affollati. Martedì scorso, è stato costituito il Parlamento formato dai deputati eletti il 28 aprile. Secondo le parole di Machado, l’emiciclo del Congresso è stata la vera prova che Madrid si pone sempre come muro per contenere le ondate di rabbia in arrivo.

Per la prima volta nella storia, infatti, quattro separatisti (ex membri del Governo catalano, in prigione a causa della crisi catalana del 2017) hanno avuto il permesso di lasciare le proprie celle e recarsi in Parlamento per essere nominati deputati. Probabilmente è stato inutile, considerando che il Congresso, secondo il proprio regolamento, li sospenderà dall’incarico, dal momento che stando in prigione non potranno svolgere i propri doveri come membri del Parlamento.

Da parte loro, i partiti nazionalisti di destra spagnoli hanno dimostrato la propria importanza in Parlamento. Dagli anni Ottanta, i partiti di estrema destra non hanno avuto alcun tipo di rappresentanza in Spagna, e mai come oggi i 2 partiti di destra, cioé il tradizionale Partito Popolare e l’ultimo nato, Ciudadanos, sembra che cerchino di imitare Vox, la forza di estrema destra appena entrata (con 24 seggi) in Parlamento, per non perdere voti. Inoltre, durante le elezioni hanno ottenuto percentuali simili, e stanno iniziando una sorta di lotta per dimostrare chi sia più duro con gli indipendentisti catalani e con il progettato nuovo governo socialista di Sanchez. Questo, in vista soprattutto della giornata di Domenica 26 maggio, con le elezioni locali, regionali ed europee: dove Ciudadanos proverà, per la prima volta dopo oltre trenta anni di egemonia, a destra, del Partito Popolare, a diventarne la principale forza politica.

Ignorando i dibattiti della destra, i partiti di sinistra – il PSOE e Podemos – sono giunti ad uno storico accordo che ha consentito di nominare il portavoce della Camera e 5 su 9 dei componenti della Giunta di presidenza. Questi due partiti, lontani dai loro conflitti della scorsa legislatura, sembrano mantenere ora buoni rapporti. Mentre per iniziare le trattative formali, che porteranno probabilmente al primo governo di coalizione nella storia democratica spagnola (scelta probabilmente obbligata, dati i rapporti di forza nel nuovo Parlamento), attendono i risultati del 26 maggio.
Tenendo conto di tutti questi avvenimenti, la prima sessione del nuovo Parlamento è stata caratterizzata soprattutto dall’acceso confronto tra i gruppi catalani e i partiti di destra. La prima parte della sessione, l’elezione della Giunta di presidenza della Camera, è passata inosservata. Tuttavia, la seconda parte, quando i deputati hanno dovuto giurare di rispettare la Costituzione e ciascun parlamentare (specie quelli che si rifiutano di accettare specificamente la Legge fondamentale, principalmente indipendentisti),  ha potuto includere nella sua promessa ciò che meglio credeva, ha dato inizio ad uno dei momenti più tesi nella storia del Parlamento Spagnolo.
Mentre infatti gli indipendentisti prestavano giuramento, i parlamentari di Vox urlavano e calpestavano il pavimento, in modo da non farli sentire. Il leader di Ciudadanos ha chiesto al nuovo portavoce – il socialista Meritxell Batet- di interrompere la sessione, argomentando che le promesse degli indipendentisti erano illegali. Infine, il Partito Popolare, messo a tacere durante la sessione, ha rapidamente presentato una proposta al portavoce, chiedendo la sospensione dei parlamentari indipendentisti carcerati. In questo contesto, i partiti di sinistra si sono distanziati da queste dispute, supportando le decisioni del portavoce.

È stata così inaugurata la XIII legislatura spagnola. La maggioranza di sinistra ha permesso al Parlamento e al Governo di fungere da diga contro gli incitamenti della destra, come detto a suo tempo da Machado. In tale contesto, con un’opposizione di destra molto aggressiva (che si modererà, probabilmente, dopo le elezioni di Domenica), la forza del Partito socialista – e del presidente Sánchez- con le sue alleanze con UP, sarà fondamentale per impedire alla destra ultra nazionalista di dominare la scena.

L’aneddoto del giorno è stato il membro più anziano del Parlamento, un socialista (di cui è stata commentata la somiglianza fisica con Valle Inclàn, altro scrittore spagnolo, padre dello stile grotesque), che ha dato una lezione a tutti i parlamentari svolgendo temporaneamente il ruolo di portavoce, prima che Batet fosse eletto a questa carica. La serietà di questo deputato è stata cruciale, di grande esempio, in questo caotico viaggio parlamentare.

Domenica 26 maggio, i consigli locali e la maggior parte delle assemblee regionali saranno eletti. I sondaggi indicano che il fronte progressista – il Partito Socialista e Unidos Podemos- manterrà le proprie regioni e potrebbe guadagnare anche qualcuna delle regioni fino ad ora conservatrici, come ad esempio quella di Madrid. Una volta che i risultati saranno noti, domenica notte, capiremo finalmente se Madrid continuerà ad essere la diga di Spagna o si trasformerà nel grottesco che enfatizza la retorica nazionalista. La marea si sta alzando, riuscirà la diga ad essere abbastanza forte?

 

di David Rodas  Martin– Redazione Madrid

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