K metro 0 – Sochi – Si intravede uno spiraglio per il miglioramento dei rapporti tra Stati Uniti e Russia, nonostante le grandi differenze su una serie di temi e i sospetti di un’intromissione del Cremlino nelle elezioni USA. Il presidente russo Vladimir Putin e il segretario di Stato americano, Mike Pompeo, si sono incontrati
K metro 0 – Sochi – Si intravede uno spiraglio per il miglioramento dei rapporti tra Stati Uniti e Russia, nonostante le grandi differenze su una serie di temi e i sospetti di un’intromissione del Cremlino nelle elezioni USA. Il presidente russo Vladimir Putin e il segretario di Stato americano, Mike Pompeo, si sono incontrati in un momento in cui le tensioni sono a livelli altissimi per l’Iran, la Siria, l’Ucraina e il Venezuela. Putin ha commentato la faccenda riguardante le elezioni presidenziali del 2016 negli Stati Uniti, ribadendo il fatto di voltare pagina. Il report del console, Robert Mueller, a riguardo, è stato rivelato lo scorso mese. Il presidente russo ha quindi voluto rivolgere a Pompeo le proprie speranze per un miglioramento delle relazioni. “Nonostante il lavoro di Mueller sia stato certamente ‘esotico’, devo dire che si è confermato oggettivo nell’indagine e ha confermato l’inesistenza di qualsiasi collusione tra la Russia e il governo attuale, ribadendo la falsità delle accuse”, così Putin ha aperto l’incontro con Pompeo a Sochi.
Il segretario di Stato USA non ha menzionato nello specifico la faccenda riguardante le elezioni nella sua breve risposta a Putin. Tuttavia, ha voluto sottolineare come il governo Trump “faccia l’interesse della nazione”. Poco prima, comunque, Pompeo aveva messo in chiaro che un’altra intromissione come quella del 2016 non sarebbe tollerata. “L’interferenza nelle elezioni statunitensi è inaccettabile. Se la Russia dovesse riprovarci nel 2020, peggiorerebbe ancor di più la situazione. Li abbiamo esortati a non farlo, visto che l’azione non sarebbe tollerata. Le elezioni per noi sono sacre, devono essere giuste e libere”, aveva detto agli organi di stampa dopo la conferenza con il ministro degli Esteri russo, Sergey Lavrov. Queste le sue parole rilasciate, invece, a seguito dell’incontro con Putin: “Non si tratta di voltare pagina. Si tratta di cercare soluzioni, compromessi e aree di interesse comuni per progredire nelle questioni più difficili che stiamo affrontando”. Tra le possibili temi la cooperazione in Afghanistan, l’anti-terrorismo ma anche l’obiettivo di convincere la Corea del Nord ad abbandonare il nucleare. Oggetto di discussione anche la situazione in Venezuela, con gli Stati Uniti saldi sulla propria posizione e convinti dell’appoggio al leader dell’opposizione, Juan Guaidò, come capo di stato legittimo e la Russia impegnata a favorire il presidente venezuelano, Nicolas Maduro. “Per quanto riguarda il Venezuela, siamo in disaccordo”, ha detto Pompeo. “Vogliamo che qualunque Paese che sta interferendo con la faccenda la smetta”. Sull’Iran, il segretario di Stato americano, ha ribadito che “non si sta cercando il conflitto ma se gli interessi degli Stati Uniti dovessero essere attaccati, ci sarà sicuramente una risposta adeguata”.
Il presidente russo Putin ha fatto trapelare ottimismo durante l’incontro su un possibile ripristino dei rapporti con gli Stati Uniti, soprattutto dopo aver parlato telefonicamente con il presidente Donald Trump. Rivolgendosi a Pompeo ha parlato così: “Come sa, non molto tempo fa, ho avuto il piacere di parlare con il presidente degli Stati Uniti al telefono. Ho avuto l’impressione che voglia ripristinare i contatti tra Russia e USA per risolvere questioni di interesse comune”. Il consigliere per gli Esteri del Cremlino, Yuri Ushakov, ha fatto sapere che c’è la disponibilità e la volontà di accettare una richiesta di incontro tra Putin e Trump.