K metro 0 – Sofia – Il governo della Bulgaria ha annunciato nella giornata di mercoledì che il ministro dell’Agricoltura ha rassegnato le proprie dimissioni, dopo essere stato accusato di uso improprio dei fondi provenienti dall’Unione europea. Nella nota rilasciata dall’esecutivo si legge che nonostante Rumen Porozhanov si sia dichiarato innocente, ha deciso di abbandonare il proprio incarico per evitare che gli attacchi nei suoi confronti possano intralciare il lavoro del governo.

Anche alcuni funzionari si sono dimessi dopo che è stato rivelato l’acquisto di appartamenti di lusso a prezzi stracciati e la costruzione di pensioni ad uso privato con i fondi Ue. Il primo ministro bulgaro, Boyko Borissov, ha accettato già tutte le richieste tra cui quella del ministro della Giustizia, del leader del suo partito parlamentare e quelle di altri funzionari, soprattutto per evitare ricadute sulla campagna elettorale per le prossime elezioni europee. Il premier ha deciso di attuare la consueta strategia, utilizzata anche in precedenza, ovvero quella del pugno duro contro i trasgressori e coloro che non hanno rispettato le giuste norme di comportamento. Borissov ha promesso “severe punizioni per tutti quelli che non hanno pensato alle conseguenze delle proprie azioni e che si sono abbandonati all’idea che tutto fosse loro permesso”, aggiungendo che “Presentare le proprie dimissioni è solo metà dell’opera”.

I sondaggi recenti indicano che il partito di centrodestra di Borissov, GERB, sta perdendo terreno e potrebbe essere scalzato da quello d’opposizione dei socialisti, nelle elezioni per il Parlamento europeo che si terranno tra circa 10 giorni, il 26 maggio.