K metro 0 – Sarajevo – L’Europa è alle prese con il maltempo che sta creando non pochi disagi nei vari Paesi. La zona più colpita in questi giorni è stata sicuramente quella dei Balcani dove le alluvioni hanno colpito case e allagato strade. In Bosnia, dopo l’esondazione dei fiumi e le forti piogge, c’è
K metro 0 – Sarajevo – L’Europa è alle prese con il maltempo che sta creando non pochi disagi nei vari Paesi. La zona più colpita in questi giorni è stata sicuramente quella dei Balcani dove le alluvioni hanno colpito case e allagato strade. In Bosnia, dopo l’esondazione dei fiumi e le forti piogge, c’è preoccupazione per un déjà vu di quanto successo cinque anni fa, quando morirono 12 dodici persone. L’allarme è scattato già dalla giornata di domenica, quando si sono verificati i primi disagi. La situazione è andata via via peggiorando con il passare delle ore.
Secondo quanto riportato dagli organi di stampa bosniaci, le autorità sono alla ricerca di un bambino di sei anni, caduto in un torrente vicino casa, nel piccolo paesino di Begov Han. Nel nord e nel cuore della Bosnia sono state introdotte misure di sicurezza per contrastare il maltempo ed è stato consigliato alle famiglie residenti nelle vicinanze di fiumi, di evacuare le proprie abitazioni. Alcune scuole hanno scelto di cancellare le lezioni, la fornitura di elettricità e acqua è stata interrotta. Gli acquazzoni hanno causato frane e la conseguente chiusura delle principali arterie. I funzionari di tutto il Paese sono al lavoro per sminuire le voci riguardanti l’ipotesi di nuova catastrofe simile a quella del 2014. “Non ci aspettiamo una situazione del genere, visto che l’intensità delle piogge era di gran lunga maggiore cinque anni fa”, ha dichiarato Dusan Vranjes, funzionario del settore che gestisce le emergenze della città di Prijedor.
Nella vicina Croazia, le autorità hanno messo a punto i dispositivi di difesa per far fronte agli allagamenti nelle città di Hrvatska Kostajnica, Korana and Karlovac. I media nazionali e locali hanno riferito che i vigili del fuoco sono riusciti a salvare otto turisti, di cui due bambini. L’ondata di maltempo che ha portato sui Balcani forti venti e piogge, sembra persistere. La zona più colpita, al momento sembra essere quella della Croazia centrale, che non a caso sta riscontrando le stesse difficoltà della Bosnia, essendo confinante. Anche qui molti fiumi sono straripati, andando ad allagare alcune cittadine. Sulla capitale, a Zagabria, si sono abbattute forti raffiche di vento: quattro feriti e innumerevoli danni alle proprietà private e ai giardini pubblici, dove si è registrata la caduta di numerosi alberi. Tante strade sono state chiuse al traffico, proprio per il maltempo che sta mettendo a rischio la circolazione dei veicoli. A subirne le conseguenze anche i tratti autostradali Zagabria-Spalato e Zagabria-Fiume. I flussi marittimi dei traghetti da e verso le isole adriatiche sono stati altresì interrotti. Qualche miglioramento potrebbe cominciare a vedersi dai prossimi giorni. Tra le nazioni colpite, oltre alla Croazia e alla Bosnia, c’è anche la Serbia, dove la situazione è tragicamente simile. Anche qui si è assistito all’esondazione dei fiumi e all’allagamento delle zone abitate. La maggior parte dei collegamenti stradali è stata interrotta, sia per gli allagamenti sia per i detriti trasportati dal vento. Le autorità stanno gestendo al meglio la situazione e più volte è stata definita come “sotto controllo” e lontana da quella del 2014.