K metro 0 – Budapest – Il primo ministro ungherese, Viktor Orban, e il vice-cancelliere austriaco, Heinz-Christian Strache, sono spesso stati criticati per l’uso comune di una retorica razzista. Orban ha dichiarato che non supporterà il politico tedesco, Manfred Weber, alle prossime elezioni europee. I due si sono incontrati nella giornata di lunedì, alcuni giorni
K metro 0 – Budapest – Il primo ministro ungherese, Viktor Orban, e il vice-cancelliere austriaco, Heinz-Christian Strache, sono spesso stati criticati per l’uso comune di una retorica razzista. Orban ha dichiarato che non supporterà il politico tedesco, Manfred Weber, alle prossime elezioni europee. I due si sono incontrati nella giornata di lunedì, alcuni giorni dopo le accuse rivolte all’austriaco per l’utilizzo dell’espressione “rimpiazzo della popolazione”, riferito all’immigrazione non-bianca.
Entrambi i leader hanno colto l’occasione per complimentarsi con i vari partiti di destra d’Europa e per condannare i sinistroidi come ‘intolleranti’. Orban ha aperto il proprio discorso con una vera e propria celebrazione del governo austriaco, dove il Freedom Party di Strache, creato da ex nazisti nel 1940, è partner nella coalizione di governo del cancelliere Sebastian Kurz, del partito conservatore People’s Party. Ha poi continuato raccontando di come la precedente amministrazione di Vienna ‘ha fatto qualsiasi cosa’ per impedire all’Ungheria di costruire una recinzione sul proprio confine, durante l’ondata migratoria del 2015, e si è augurato che ogni nazione europea si comporti allo stesso modo sul tema dell’immigrazione. “Il vice-cancelliere Strache e il Freedom Party sono stati necessari per far cambiare idea all’Austria sull’immigrazione”, ha detto Orban, secondo quanto riportato dal responsabile della comunicazione, Zoltan Kovacs.
L’Austria ha introdotto una serie di misure draconiane mirate a combattere l’immigrazione non-bianca, sin dall’insediamento di Kurz nel 2017, come il sequestro dei telefoni e degli oggetti di valore dei migranti alla frontiera, e si è rifiutata di firmare il Global Compact dell’ONU sui rifugiati. Kurz ha inoltre supportato la feroce opposizione di Orban al progetto di distribuire equamente i migranti sul suolo dell’Unione europea. Entrambi si sono spesso complimentati con i ‘colleghi etno-nazionalisti’ del partito italiano della Lega e del partito polacco, Law and Justice.
Quando gli è stato chiesto fino a dove si sarebbero spinti in materia di cooperazione con i gruppi di destra, Strache ha risposto così: “Rigettiamo categoricamente gli antisemiti e i fascisti”.
Il leader ungherese Orban si è rifiutato di appoggiare il conservatore tedesco, Manfred Weber, alle prossime elezioni per il Parlamento europeo, che si terranno dal 23 al 26 maggio. Nei giorni scorsi infatti Weber aveva criticato aspramente il partito governativo ungherese Fidesz, sospeso dal gruppo del Partito Popolare Europeo in parlamento, per la sua campagna anti-europeista. Il PPE, guidato dallo stesso Weber, è il gruppo più ampio all’interno del parlamento, e se dovesse rimanere tale anche dopo le elezioni, sceglierà il nome del prossimo presidente della Commissione europea. “Weber sarebbe stato ottimo come presidente della commissione” ha detto Orban, “ma le sue parole hanno fatto capire che non gli servono i voti ungheresi e che non li vuole nemmeno per diventare presidente. E’ un’offesa nei confronti dell’Ungheria e degli elettori ungheresi”.