fbpx

The State of The Union 2019: termina oggi a Firenze la conferenza dal titolo “La Democrazia del 21esimo secolo in Europa”

The State of The Union 2019: termina oggi a Firenze la conferenza dal titolo “La Democrazia del 21esimo secolo in Europa”

K metro 0 – Firenze – Termina oggi il consueto appuntamento della conferenza “The State of the Union”, organizzata a Firenze dall’Istituto Universitario Europeo. Il tema generale della conferenza di tre giorni sarà “La Democrazia del 21esimo secolo in Europa: che, secondo gli organizzatori, servirà a mettere sotto analisi “il funzionamento democratico dell’Ue e gli stati membri

K metro 0 – Firenze – Termina oggi il consueto appuntamento della conferenza “The State of the Union”, organizzata a Firenze dall’Istituto Universitario Europeo. Il tema generale della conferenza di tre giorni sarà “La Democrazia del 21esimo secolo in Europa: che, secondo gli organizzatori, servirà a mettere sotto analisi “il funzionamento democratico dell’Ue e gli stati membri nella loro capacità di rispondere alle aspirazioni e ai bisogni delle generazioni future”.

Nei tre giorni, si parlerà fi vari temi di attualità, come” disinformazione e Fake news, immigrazione e mercato unico” e certamente di elezioni europee. Momento clou dell’evento è stato il dibattito con alcuni “Spitzenkandidaten”, svoltosi venerdì 3 maggio è che è stato possibile seguire in diretta streaming: Max Weber (Ppe), Frans Timmermans (S&D), Guy Verhofstadt (Alde) e Ska Keller (Verdi), hanno esposto la loro posizione sul futuro dell’, nel Salone dei Cinquecento di Palazzo Vecchio. Erano attesi anche il ministro degli Esteri Enzo Moavero Milanesi, e il Presidente della Regione Toscana, Enrico Rossi. Venerdì 3 pomeriggio è intervenuto anche il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte.

Lo SpitzenkandidatenDebate’, il dibattito fra i candidati dei diversi schieramenti politici per la presidenza della Commissione europea, si è svolto il 2 maggio a Villa Salviati. Il dibattito ha avuto luogo a poche settimane dalle elezioni europee ed è l’unico al di fuori di Bruxelles ad ospitare i principali candidati alla presidenza della Commissione.

“Non sono più i giorni in cui l’Europa veniva ignorata in modo benevolo dai cittadini: ora riconosciamo l’importanza dell’Europa, ma la sua legittimità è sempre più sfidata nei Paesi membri”. Lo ha affermato Renaud Dehousse, presidente dell’Istituto Universitario Europeo, aprendo la conferenza europea negli Archivi storici della Ue a Villa Salviati.

“Quanta cattiva educazione, quanta cattiva informazione sull’Europa ascoltiamo quotidianamente. Fermarsi a riflettere è particolarmente importante alla vigilia delle elezioni europee”. Lo ha detto il ministro degli Esteri Enzo Moavero Milanesi aprendo The State of the Union, all’Istituto universitario europeo. Una riflessione importante “sulle sfide e sulle opportunità, sulle possibili idee praticabili che possiamo affrontare insieme”, ha aggiunto.

“Non possiamo non dirci europei, anche se a guardare le cronache sembrerebbe a volte di dover pensare il contrario”, ha affermato il ministro. “Anche chi critica – ha aggiunto – ed è scettico verso l’Europa sviluppa forme di ragionamento fondamentalmente europee: è europeo anche lui, anche lei”. Secondo Moavero “non ce ne rendiamo conto appieno, ma tutti noi europei abbiamo sviluppato una sorta di sentimento di affiliazione europea, che se ci riflettiamo si è affiancato, sovrapposto al sentimento nazionale e locale che ognuno di noi ha”.

Manfred Weber, candidato del Ppe alla presidenza della Commissione europea, ha detto che “Le persone vogliono essere coinvolte” nell’Ue, il cittadino dice “‘voglio che diventi la mia Europa’” e questo “si fa applicando la democrazia parlamentare: io ci credo, voglio rafforzare questa democrazia. Ho 46 anni – ha aggiunto – faccio parte della prima generazione di europei che può dire di aver vissuto in un’Europa di pace e libertà. Forse è l’Europa migliore che abbiamo mai avuto, e la voglio difendere”.

C’è “l’incapacità degli Stati di decidere” sui migranti e la verità è che “Salvini li ha buttati fuori dall’Italia e Orban sta facendo la stessa cosa”. Lo ha affermato Guy Verhofstadt, esponente dell’Alde (Alleanza democratici e liberali per l’Europa), che denuncia la mancanza di una “vera politica europea”. “Oggi l’Unione europea è minacciata dalla Brexit, e l’opinione pubblica in Europa è più pro-europea di prima, ma nel frattempo abbiamo un problema con l’Unione che agli occhi dei cittadini non corrisponde al sogno europeo”. “E’ la questione fondamentale per i prossimi cinque anni – ha aggiunto – la Ue può ancora esprimere il sogno europeo?”. Verhofstadt ha precisato di non essere lo Spitzenkandidat dell’Alde, perché “non crediamo più negli spitzenkandidaten”, dal momento che “l’idea della lista transnazionale è stata uccisa”, per cui “spero che nel programma della prossima commissione” possa essere recuperata.

Ska Keller (Verdi europei), ha dichiarato che queste elezioni europee “saranno più importanti delle altre perché decideranno il futuro dell’Ue. Ci sono coloro che vogliono muri, frontiere. Noi invece pensiamo di rafforzare l’Ue, riaccendere i valori originali” a partire dai ” diritti umani”. Vogliamo – ha aggiunto Keller – un’Ue in grado “di affrontare le sfide climatiche, la prosperità non l’austerità”.

Condividi su:

Posts Carousel

Latest Posts

Top Authors

Most Commented

Featured Videos

Che tempo fa



Condividi su: