K metro 0 – El Ejido – È la cittadina che sia affaccia sulla costa mediterranea di El Ejido, in Spagna l’emblema dell’ultima ondata di nazionalismo populista che imperversa in tutta Europa ed è stata anche un fertilissimo terreno per alcuni partiti di estrema destra, come Vox. Proprio qui, infatti, quest’ultimo ha raccolto i consensi maggiori nelle elezioni di domenica. Qui dove i migranti lavorano nei campi, coltivano frutta e verdura per tutto il continente. Le promesse del mantenimento dell’unità spagnola e della difesa contro la spinta separatista nella Catalonia del nordest hanno dato i propri frutti, così come l’andar contro il movimento delle donne e quello degli animalisti, che vuole abolire le Corride.

Sono questi i messaggi che hanno permesso a Vox di ottenere il 10% nelle ultime votazioni a livello nazionale, donando legislatori di estrema destra che non si vedevano in Spagna dagli anni ‘80. A El Ejido, che conta circa 85mila abitanti ed un gran numero di migranti nell’industria agricola, Vox ha ottenuto la vittoria più, promettendo di porre fine all’immigrazione illegale. Il 30% delle preferenze sono state indirizzate proprio a Vox, che ha vinto a mani basse in città. Ma non si tratta unicamente di messaggi, promesse e slogan. Si tratta di una vera e propria corrente populista, carica di rabbia, che è presente in tutta Europa e non solo: i casi più clamorosi sono stati registrati in Italia, Austria e Ungheria. L’ultima notizia proviene dall’Estonia, dove il Partito Popolare Conservatore Estone è riuscito a guadagnare alcune posizioni di governo. I leader di partito, padre e figlio, Mart Helme e Martin Helme sono diventati, infatti, ministro dell’Interno e ministro dell’Economia.

E i temi non sono troppo lontani da quelli trattati in Spagna da Vox: l’abolizione delle unioni civili, modifiche alla legge sull’aborto e una feroce opposizione nei confronti delle politiche sui rifugiati dell’Ue. A testimonianza del filo rosso che unisce il continente, due leader di estrema destra come Marine Le Pen e Matteo Salvini si sono congratulati per l’entrata in parlamento di Vox.

Juan José Bonilla, avvocato e contadino che coltiva zucchine nelle serre che al El Ejido chiamano ‘Mare di Plastica’, è il candidato di Vox per le elezioni del 26 maggio in Spagna. Nella giornata di lunedì, Bonilla ha festeggiato la vittoria del partito e ha sottolineato il rischio che i separatisti catalani rappresentano per l’unità nazionale della Spagna. La vittoria in città di Vox, secondo Bonilla, è arrivata grazie alla sua posizione nei confronti dell’immigrazione. “Le persone vogliono che vengano presi provvedimenti seri e decisi nei confronti dell’immigrazione illegale. I partiti tradizionali non sono riusciti mai a risolvere la questione territoriale, con la Catalogna, né quella dell’immigrazione né quella delle tasse”. Vox ha ottenuto 24 seggi alla Camera dei deputati spagnola, diventando così il quinto partito del Paese. Il successo del partito è arrivato a discapito dei conservatori tradizionali, come il Partito Popolare, che ha subito la peggiore sconfitta della sua storia, perdendo piu’ di metà dei seggi. I casi di corruzioni che lo hanno coinvolto, infatti, hanno indirizzato gli elettori verso Vox e il partito di centrodestra Citizens. Queste le parole del leader, Santiago Abascal a Telecinco, nella giornata di lunedì: “Difendere le nostre frontiere non è né di destra né di sinistra. Ciò che vogliamo è la difesa dei confini e l’espulsione dei migranti illegali. E non lo diciamo per prendere voti, lo diciamo perché è ciò in cui crediamo”.