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Usa, sparatoria davanti la sinagoga di San Diego. Trump; “Crimine d’odio” 

Usa, sparatoria davanti la sinagoga di San Diego. Trump; “Crimine d’odio” 

K metro 0 – San Diego – Paura in California, dove un killer avrebbe esploso alcuni colpi all’esterno di una sinagoga nei pressi di San Diego. Diverse persone, fedeli che frequentavano il luogo di culto, sarebbero rimaste ferite e tra loro ci sarebbero anche un rabbino e alcuni bambini. Il bilancio parla di almeno un morto e 3 feriti.

K metro 0 – San Diego – Paura in California, dove un killer avrebbe esploso alcuni colpi all’esterno di una sinagoga nei pressi di San Diego. Diverse persone, fedeli che frequentavano il luogo di culto, sarebbero rimaste ferite e tra loro ci sarebbero anche un rabbino e alcuni bambini. Il bilancio parla di almeno un morto e 3 feriti. L’unica vittima sarebbe una donna, mentre nessuno dei feriti risulterebbe in pericolo di vita. L’uomo che ha aperto il fuoco è un 19enne suprematista bianco residente a San Diego: ha fatto fuoco con un fucile semiautomatico, per quanto ha riferito la Polizia che lo ha fermato mentre tentava la fuga.

Il Presidente Donald Trump, durante un breve incontro con i giornalisti, nell’immediato ha detto: “Secondo le prime informazioni si tratterebbe di un crimine d’odio anche se non è ben chiaro se il movente della sparatoria possa risiedere nell’antisemitismo”. Il sindaco di Poway, Steve Vaus, ha dichiarato davanti alle telecamere che l’obiettivo degli spari era proprio la comunità ebraica: “Credo che l’autore dell’accaduto sia stato mosso dall’odio verso questa comunità”.

Gli investigatori stanno comunque interrogando l’arrestato per chiarire quanto più possibile l’accaduto.

Il 19enne, autore di quest’ultimo attentato, sarebbe un giovane che ha scritto alcune lettere in cui denuncia il suo odio verso gli ebrei e altre persone, come ha riferito Rita Katz, responsabile di un sito su internet. Il ragazzo avrebbe inoltre affermato di essersi ispirato a Brenton Terrant, l’uomo che fece strage in una moschea in Nuova Zelanda. Sempre secondo Rita Katz, il giovane suprematista bianco avrebbe anche scritto una lettera invitando altri bianchi suprematisti a mettere in atto attacchi. Nella stessa lettera spiegherebbe di aver impiegato 4 settimane per pianificare tutto, svelando di aver appiccato un incendio in una moschea poco dopo l’attacco di Christchurch. Tra le persone a cui si ispirerebbe figura anche Adolf Hitler.

Ottobre scorso, il massacro nella sinagoga di Pittsburgh chiamò in causa la cultura dei suprematisti bianchi. Precisamente, il 27 ottobre 2018, un uomo, Robert Bowers, entrò in azione e uccise ben 11 persone e ferì quattro agenti di polizia.

I gruppi White Supremacist sono apparsi nelle fasi cruciali della storia recente degli Stati Uniti, e di solito operavano in clandestinità, nel tentativo di evitare l’attenzione delle forze dell’ordine e dei media. Se fino a pochi anni fa queste organizzazioni facevano affidamento principalmente sul passaparola per intimidire i loro obiettivi e il loro numero era abbastanza esiguo, recentemente è stata registrata una crescita senza precedenti.

All’interno del movimento bianco suprematista, i gruppi neonazisti hanno registrato la crescita maggiore, aumentando del 22 per cento.

 

di Salvatore Rondello

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