K metro 0 – Washington – I rappresentanti della finanza globale hanno posto le basi per una maggiore cooperazione con lo scopo di rimettere in marcia l’economia globale, che procede a rilento negli ultimi periodi. Tuttavia, le tensioni tra gli Stati Uniti e le altre nazioni sul commercio persistono. I funzionari si sono incontrati alla
K metro 0 – Washington – I rappresentanti della finanza globale hanno posto le basi per una maggiore cooperazione con lo scopo di rimettere in marcia l’economia globale, che procede a rilento negli ultimi periodi. Tuttavia, le tensioni tra gli Stati Uniti e le altre nazioni sul commercio persistono. I funzionari si sono incontrati alla riunione delle 189 nazioni del Fondo Monetario Internazionale e della Banca mondiale, la speranza è che il rallentamento, iniziato lo scorso anno, sia seguito da una crescita solida nella seconda metà di quest’anno. L’intenzione dei membri presenti all’incontro è di “agire con prontezza per rafforzare la crescita e trarne beneficio”. Molti Paesi sono stati scossi lo scorso anno dalla caduta in picchiata del mercato azionario, frenata solamente dall’azione delle banche centrali, come la Federal Reserve, che hanno messo in stand-by le proprie politiche monetarie.
Tra gli argomenti trattati durante la conferenza, anche il rapporto tra Stati Uniti e Cina. Il Segretario al Tesoro statunitense, Steven Mnuchin, ha spiegato agli organi di stampa che i due Paesi erano vicine ad un accordo sul commercio. Tuttavia, i pesanti dazi che si sono imposti a vicenda hanno alimentato le preoccupazioni durante le trattative. Chen Yulu, vicepresidente della banca centrale cinese, ha ammesso che l’innalzamento della barriera protezionistica con l’utilizzo di dazi punitivi aveva già cominciato a perturbare gli scambi internazionali. “Le politiche protezionistiche di alcune nazioni hanno minato la fiducia reciproca tra i Paesi e hanno ostacolato la cooperazione multilaterale”, ha dichiarato. Gli Stati Uniti e la Cina hanno imposto dazi per un valore di 350 miliardi di dollari sui beni l’uno dell’altro. Si è discusso molto sulle affermazioni degli USA riguardo le tattiche ‘predatorie’ cinesi, che includono cyberfurto e estorsione di informazioni segrete sui commerci, nel tentativo di battagliare la supremazia tecnologica americana. Nell’incontro con la stampa, Mnuchin ha dichiarato che ci sono progressi nelle negoziazioni ma non ha voluto parlare di termini temporali per la loro chiusura. Ha aggiunto che entrambe le parti hanno parlato al telefono durante la scorsa settimana, e che ulteriori incontri faccia a faccia non saranno necessari. “Potrebbe essere l’avvenimento più importante da venti anni a questa parte, se riuscissimo a trovare un accordo”, ha sottolineato Mnuchin. Il trattato in questione dovrebbe contenere sette capitoli e include un linguaggio tale da poter permettere a entrambi i Paesi di essere sicuri che le promesse siano mantenute.
Per quanto riguarda il comitato direttivo della Banca mondiale andato in scena domenica, Mnuchin ha ammesso che gli Stati Uniti sono stati incoraggiati dal potenziamento del supporto alle nazioni “colpite da fragilità, conflitti e violenza”, dall’operazione di prestiti portata avanti dalle banche per il settore privato. Ha però evidenziato come i funzionari della Banca mondiale debbano assicurarsi che i fondi siano mirati al rafforzamento degli investimenti nei Paesi più poveri. David Malpass, critico di lunga data della Banca mondiale, ha assunto il ruolo di residente martedì scorso, con il favore del direttivo. Malpass ha spiegato che le sfide che sta affrontando la Banca mondiale sono più urgenti che mai, 700 milioni di persone nel mondo vivono ancora in estrema povertà. “E’ fondamentale lavorare per favorire una crescita ampia, l’aumento dei redditi medi, la creazione di nuovi posti di lavoro e per integrare i giovani nel sistema economico”, ha dichiarato Malpass.