K metro 0 – Londra – Julian Assange, il giornalista australiano, con cittadinanza ecuadoregna, che nel 2010 aveva pubblicato, sul suo sito Wikileaks, oltre 241.0000 documenti diplomatici statunitensi, molti dei quali etichettati come “confidenziali” o “top secret” ( e riguardanti specialmente le operazioni militari Usa in Irak, dal 2003 in poi), è stato arrestato dalla polizia britannica
K metro 0 – Londra – Julian Assange, il giornalista australiano, con cittadinanza ecuadoregna, che nel 2010 aveva pubblicato, sul suo sito Wikileaks, oltre 241.0000 documenti diplomatici statunitensi, molti dei quali etichettati come “confidenziali” o “top secret” ( e riguardanti specialmente le operazioni militari Usa in Irak, dal 2003 in poi), è stato arrestato dalla polizia britannica e prelevato con la forza dall’Ambasciata ecuadoregna a Londra: dopo che il governo dell’ Ecuador gli aveva rievocato lo status di rifugiato concessogli nel 2012. La vicenda di Assange, in questi anni, è stata al centro di lunghe manovre sotterranee tra Londra, Washington e Quito, con forti pressioni statunitensi sull’ Ecuador, (denunciate ultimamente dal console ecuadoregno a Londra, Fidel Narvaez) perché interrompesse la protezione del giornalista.
Le relazioni tra Assange e il personale ecuadoregno si erano inasprite nelle ultime settimane, dopo una serie di accuse reciproche. La decisione di revocare l’asilo politico al giornalista – ha dichiarato, su Twitter, il presidente ecuadoregno Lenin Moreno – è stata presa dopo il suo comportamento “scortese e aggressivo”, con ripetute violazioni “delle convenzioni internazionali” e dei doveri di cortesia legati alla vita quotidiana. Il protocollo internazionale imposto ad Assange a ottobre scorso ha permesso al governo ecuadoregno di tagliare il budget per il mantenimento dell’ospite, che i funzionari avevano stimato a 1 milione di sterline l’anno; inoltre stabiliva regole su visite, spese mediche, cibo, uso di Internet e altre questioni. Moreno ha fatto anche riferimento all’organizzazione Wikileaks: che, specie negli ultimi giorni, aveva accusato piu’ volte l’Ambasciata di macchinazioni volte a causare l’arresto di Assange e la sua estradizione negli USA.
Il giornalista è stato portato via con un furgone della polizia londinese. Da Washington un funzionario governativo statunitense ha dichiarato che il dipartimento di Giustizia sta preparando un processo nei confronti di Assange. A questo punto si apre la battaglia legale per la sua estradizione negli Stati Uniti: dove l’indagine del procuratore speciale Robert Mueller, sulla pubblicazione delle e-mail dei democratici Usa durante le elezioni presidenziali del 2016, si è chiusa, peraltro, senza alcuna richiesta di incriminazione di Assange o di altri appartenenti a WikiLeaks. L’unica inchiesta ancora aperta è quella del Grand Jury di Alexandria in Virginia, relativa alla pubblicazione, da parte di Wikileaks, dei documenti segreti del Governo americano.