fbpx

Italia: Riprogrammare fondi Ue. Ministro per il Sud Barbara Lezzi propone un piano

Italia: Riprogrammare fondi Ue. Ministro per il Sud Barbara Lezzi propone un piano

K metro 0 – Roma – Il ministro per il Sud, Barbara Lezzi, intervenendo ad una Trasmissione Agorà, facendo riferimento all’approvazione nel Consiglio dei ministri sul decreto crescita, della misura che prevede la riforma del Fondo sviluppo e coesione, ha detto: “Ho intenzione di riprogrammare il Fondo sviluppo e coesione, nel quale per il periodo

K metro 0 – Roma – Il ministro per il Sud, Barbara Lezzi, intervenendo ad una Trasmissione Agorà, facendo riferimento all’approvazione nel Consiglio dei ministri sul decreto crescita, della misura che prevede la riforma del Fondo sviluppo e coesione, ha detto: “Ho intenzione di riprogrammare il Fondo sviluppo e coesione, nel quale per il periodo 2014-2020 ci sono circa 54 miliardi. Di queste risorse però ne sono state impegnate ancora molto poche. Vorrei fare una riorganizzazione, di concerto con le Regioni, per avviare degli investimenti immediatamente cantierabili. Abbiamo bisogno di strade comunali, provinciali, di asili nido e tanti altri interventi, tra cui un bel piano di edilizia scolastica al quale sto già lavorando con il ministro Bussetti”.

In particolare, la disposizione prevede la riclassificazione degli attuali documenti programmatori variamente denominati, patti, programmi operativi Fsc, APQ, al fine di sottoporre all’approvazione del CIPE un unico Piano operativo denominato ‘Piano sviluppo e coesione’, con modalità unitarie di gestione e monitoraggio. I singoli documenti programmatori individuano specifiche modalità di attuazione, di monitoraggio e di governance che possono incidere negativamente sulla capacità di assicurare il coordinamento delle politiche di sviluppo e coesione.

Gli strumenti di governance, oggi frammentati in una pluralità di forme e di rispettive regole, d’ora in avanti verrebbero concentrati in appositi Comitati di Sorveglianza, costituiti dalle Amministrazioni titolari dei Piani operativi ai quali partecipano rappresentanti delle competenti strutture della Presidenza del Consiglio dei ministri e dei Ministeri competenti per area tematica, nonché del partenariato economico e sociale.

Il ministro Lezzi ha spiegato: “Attraverso la riforma della governance viene maggiormente responsabilizzata l’amministrazione titolare del programma, in ordine all’individuazione e all’attuazione degli interventi, nonché all’approvazione di varianti, alla presentazione degli stati di avanzamento dei lavori e delle richieste di erogazione delle risorse ai beneficiari. La norma, infine, prevede, al fine di supportare le amministrazioni nella progettazione e realizzazione dei competenti interventi infrastrutturali, la destinazione delle risorse del Fondo di sviluppo e coesione per la progettazione degli interventi infrastrutturali”.

In realtà, con tale riforma, viene estesa l’ingerenza del governo nelle autonomie locali, con il rischio di creare maggiori spese nel funzionamento amministrativo.

 

di Salvatore Rondello

Condividi su:

Posts Carousel

Latest Posts

Top Authors

Most Commented

Featured Videos

Che tempo fa



Condividi su: