K metro 0 – Roma – È ancora in fase di elaborazione la proposta di legge sul cambiamento radicale del bollo auto suggerita dal ministro dell’Ambiente Sergio Costa, destinata sicuramente a far discutere e che passerebbe da essere una tassa sul possesso mensile, ad una tassa che cambia in base ai consumi, ma soprattutto in base
K metro 0 – Roma – È ancora in fase di elaborazione la proposta di legge sul cambiamento radicale del bollo auto suggerita dal ministro dell’Ambiente Sergio Costa, destinata sicuramente a far discutere e che passerebbe da essere una tassa sul possesso mensile, ad una tassa che cambia in base ai consumi, ma soprattutto in base all’emissione di Co2.
In questo caso il calcolo della tassa, come accade per le RCAuto, si baserebbe su un sistema di bonus/malus. Ovviamente il parametro non sarà l’automobilista virtuoso che non fa incidenti, bensì il tasso di inquinamento emesso dalla macchina, di conseguenza meno inquinante sarà il veicolo, meno alta sarà la tassa.
Tre sono le strade prese in considerazione per il nuovo bollo: la prima è l’importo della tassa, che varierebbe in base all’inquinamento prodotto dal veicolo, nel secondo il calcolo verrebbe fatto in base ai chilometri percorsi, meno guidi meno paghi, sulla falsa riga di quanto progettato per il Bollo Unico Europeo concepito dall’ UE. Eliminando la tassa come la conosciamo oggi, ma di fatto aumentando le accise; la terza una tassa fissa, che si basa sulla classe ecologica dell’auto, a cui si aggiunge una tariffa a consumo: più guidi più inquini (in base al veicolo), più paghi.
La prima proposta sarebbe un incentivo all’acquisto di veicoli di ultima generazione, auto ibride o elettriche, molto più eco-sostenibili, con un impatto di inquinamento molto basso. La seconda andrebbe a penalizzare chi l’auto è costretto ad usarla molto, sia per questioni lavorative, sia perché abita in posti isolati. Sull’argomento attendiamo aggiornamenti, anche per conoscere quali siano effettivamente le soluzioni sul tavolo di discussione e se la proposta di riforma, voluta dal ministro Costa, sia realmente fattibile.