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Atene: ordigno contro la sede del consolato russo, sospettato un gruppo anarco-insurrezionalista 

Atene: ordigno contro la sede del consolato russo, sospettato un gruppo anarco-insurrezionalista 

K metro 0 – Atene – Un attentato è stato compiuto venerdì 22 marzo, alle 3,30 circa ora locale, contro il consolato russo ad Atene, riferisce l’Associated Press: un ordigno esplosivo, presumibilmente una granata, è stato lanciato contro l’edificio, causando danni limitati – come confermato dall’addetto stampa del consolato, Vassilij Gavrilov – e nessun ferito. La

K metro 0 – Atene – Un attentato è stato compiuto venerdì 22 marzo, alle 3,30 circa ora locale, contro il consolato russo ad Atene, riferisce l’Associated Press: un ordigno esplosivo, presumibilmente una granata, è stato lanciato contro l’edificio, causando danni limitati – come confermato dall’addetto stampa del consolato, Vassilij Gavrilov – e nessun ferito. La polizia ha inviato sul posto un team investigativo specializzato, dopo che le telecamere di sicurezza avevano mostrato due sconosciuti che, a bordo di una motocicletta, lanciavano un piccolo oggetto esplosivo contro la cabina di polizia esterna al consolato (dove, fortunatamente, in quel momento non c’era nessuno). La polizia ha immediatamente circondato l’area (nel quartiere di Chalandri, zona settentrionale della città), mentre l’Antiterrorismo greco ha preso in mano le indagini.

Il ministro degli Esteri Giorgos Katrougalos- come ha riferito la stampa russa – in una immediata riunione, ha condannato l’attacco: che però – ha sottolineato – non tocca in alcun modo le tradizionali, e di vecchia data, relazioni amichevoli con la Russia. “Abbiamo già preso contatto con l’ambasciata russa, per ribadire la nostra posizione”, ha precisato il capo della diplomazia greca; “e prenderemo presto provvedimenti per impedire che simili situazioni si ripetano”.

La Grecia ha una lunga storia di gruppi anarco-insurrezionalisti, che attaccano i simboli del potere e della diplomazia internazionale, usando abitualmente piccole cariche esplosive, che non fanno molti danni: e in questa direzione sta indagando l’Antiterrorismo greco. Pur mantenendo il più possibile la riservatezza sull’indagine, la Polizia ha comunicato che sospettato dell’attacco è un gruppo di militanti di estrema sinistra, il “Gruppo Combattenti Popolari”, che è già responsabile di altri attacchi terroristici: come, a dicembre scorso, per le bombe lanciate contro gli uffici di un’emittente tv e testata giornalistica. Si sta indagando, a ogni modo, per capire se anche altri gruppi possono essere coinvolti. La tecnica di quest’attentato è molto simile a quella già usata, da un altro gruppo anarco-insurrezionalista, per quello contro l’Ambasciata francese, in pieno centro di Atene, a novembre 2016.

Il Gruppo Combattenti Popolari (“OLA”, la sigla in greco) è considerato responsabile di parecchie azioni con lancio di bombe e sparatorie sin dalla nascita, nel 2003: quando esordì sparando contro la sede del Partito conservatore “Nuova democrazia”. Ha anche sparato, in passato, contro la residenza dell’ambasciatore tedesco ad Atene, lanciato un razzo contro gli uffici di una concessionaria automobilistica e messo bombe fuori delle sedi di una federazione di imprese, una banca e un tribunale (nessuna delle quali ha causato feriti o danni gravi). Secondo la polizia, i responsabili di quest’ultima azione si sono poi dileguati nel quartiere anarchico ateniese di Exarchia.

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